Ddl Zan, il confronto naufraga tra più di mille emendamenti
La voglia di confronto tanto richiesta e proclamata nei giorni scorsi ha preso la forma di oltre mille emendamenti al ddl Zan consegnati alle 12 di ieri al Senato.
«E’ la prova che sono inaffidabili», commenta la dem Monica Cirinnà quando tra i corridoi di palazzo Madama cominciano a circolare le prime notizie sulla decisione presa dai renziani.
Come previsto, la parte del leone l’ha fatta
E anche Italia viva, sebbene nei giorni scorsi Matteo Renzi avesse assicurato che non avrebbe presentato richieste di modifica al testo contro l’omotransfobia, alla fine ha depositato quattro emendamenti scritti con Psi e Autonomie. (Il Manifesto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Rispetto il dibattito che c’è al Senato, un accordo tra le forze politiche è auspicabile ma spero che possa essere approvato il prima possibile”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, intervenendo a favore della legge contro l’omotransfobia durante il discorso per la cerimonia del Ventaglio “Guardo con preoccupazioni le leggi in Ungheria – ha aggiunto – ed è importante che l’Ue riesca a stigmatizzare in modo pesante” (Il Fatto Quotidiano)
E quanto all'emendamento all'articolo 7 risulta del tutto inutile perché già la normativa in vigore garantisce totalmente l'autonomia scolastica. Si rimane sbalorditi dunque da questo atteggiamento politico di Italia Viva che rischia di far naufragare un'ottima legge contro i crimini di odio attesa da anni" (LiberoQuotidiano.it)
Ricordo alla senatrice Cirinnà che le liste di proscrizione venivano fatte in questo paese dal regime fascista e che quel regime era campione di discriminazioni. Chiedo al Partito democratico di prendere immediatamente le distanze dalle sue parole ". (ilGiornale.it)
Pioggia di emendamenti al ddl Zan. È proprio questo lo strumento su cui stanno ragionando i partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che stanno riflettendo se chiedere all'Aula quello che - di fatto - sarebbe uno stop alla discussione degli articoli del ddl Zan. (il Giornale)
Dopodiché da domani e fino al 30 luglio il provvedimento che punisce l'omotransfobia e su cui pendono quasi mille emendamenti, la maggior parte della Lega, sparirà dai radar dell'assemblea di palazzo Madama per giorni. (Tiscali.it)
Se ne parla a settembre. La legge Zan è ufficialmente su un binario morto: ieri sono intervenuti 35 senatori, nella continuazione della maratona voluta dal centrodestra. (Il Fatto Quotidiano)