Alt della Consulta alla Sardegna: illegittima la moratoria sulle rinnovabili

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Illegittima la moratoria varata lo scorso anno dalla Giunta regionale guidata da Alessandra Todde, con cui si sospendevano per un anno e mezzo tutti i nuovi progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il pronunciamento arriva dalla Corte costituzionale che, nello specifico, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 3. Ossia quella parte della legge regionale che introduceva il divieto di realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili per un periodo di 18 mesi, in attesa dell’approvazione del provvedimento legislativo con cui si individuavano le aree idonee. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Questa non ha titolo, va contro la Costituzione, e non può rallentare gli obiettivi di conseguimento della neutralità climatica. Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium (Vaielettrico.it)
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A fermare l’invasione delle pale eoliche che nell’ultimo anno e mezzo ha sfregiato l’Isola resta la legge approvata dal Consiglio regionale il 5 dicembre, tra un sit-in e un’occupazione dell’Aula da parte delle attiviste dei Comitati. (L'Unione Sarda.it)

Nonostante la norma fosse stata abrogata a dicembre con l’approvazione della legge sulle aree idonee, la Consulta ha ritenuto necessario pronunciarsi. Il motivo? Il provvedimento ha avuto effetti concreti e la sua valutazione giuridica rappresenta un punto di riferimento per il futuro della regolamentazione delle rinnovabili in Italia. (Infobuildenergia)
COSA HA DECISO LA CORTE La Corte ha dichiarato infatti costituzionalmente illegittimo l’articolo 3 della legge regionale n. (Energia Oltre)
L’articolo 3 della legge della Sardegna del luglio 2024 relativa al divieto di realizzare impianti da fonti energetiche rinnovabili è stato definito illegittimo dalla Corte Costituzionale. La sentenza è arrivata nonostante la moratoria fosse già stata abrogata a beneficio del provvedimento sulle aree idonee emanato a dicembre (Cagliaripad.it)