Piacenza risponde all’appello di Serra: “In piazza Cavalli con la bandiera europea”

Piacenza risponde all’appello di Serra: “In piazza Cavalli con la bandiera europea”
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Libertà INTERNO

Si chiama “Una piazza per l’Europa” è la manifestazione nata su iniziativa del giornalista Michele Serra che si terrà sabato 15 marzo a Roma con l’obiettivo di riaffermare i valori fondanti dell’Unione Europea: pace, libertà e democrazia. Anche la comunità piacentina ha aderito all’idea dell’intellettuale con casa in Val Tidone. In concomitanza con l’evento romano quindi, dalle 15 di sabato, tutti coloro che condividono gli ideali europei sono chiamati a raccolta in piazza Cavalli per creare uno spazio di confronto e di riflessione sull’importanza dell’unità europea, sottolineando come l’Ue rappresenti un baluardo di diritti e opportunità. (Libertà)

Ne parlano anche altri giornali

Dunque, ricapitolando. Forse ci andranno anche Gentiloni, Guerini, Picierno e Quartapelle, che pure sono del Pd ma favorevoli al riarmo dell’Europa, oltre che all’Europa medesima, così come il gruppo dei Socialisti europei che ha annunciato il sostegno al piano Ursula. (Corriere della Sera)

E da Bologna arriverà con le Acli nella capitale anche una bandiera europea gigante: venti metri per trenta di blu e stelle. (La Repubblica)

«Se non ci accorgiamo di quel che sta succedendo, dei valori in cui siamo cresciuti che sono oggi irrimediabilmente in pericolo, della necessità di riaffermarli anche scendendo in piazza, il rischio è fare la fine della rana bollita». (la Repubblica)

Monsignor Staglianò: “Una piazza pro-Ue è importante e necessaria”

“Qui o si fa l’Europa o si muore” è lo slogan con il quale Michele Serra, con l’ausilio di un quotidiano capofila del partito unico della guerra, ha convocato una manifestazione per rilanciare il sostegno popolare all’Unione europea. (Il Fatto Quotidiano)

presso il Dipartimento di Economia e Management, Università di Trento Stefano Schiavo – Direttore della Scuola di Studi Internazionali e docente (il Dolomiti)

Un male, avvertono Oltretev… Apprezzamenti “non formali” per una iniziativa vista nell’entourage papale come una “irrinunciabile risposta” a quanti puntano a dividere l’Unione Europea. (la Repubblica)