Aponte pigliatutto: il patron di Msc vuole 43 porti di Ck Hutchison. A BlackRock solo i due nel Canale di Panama

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Nessun ruolo da comprimario per Msc. Il colosso del trasporto navale di Gianluigi Aponte sarebbe il principale investitore del consorzio che sta provando a comprare 43 porti da Ck Hutchison (+3,3% alla borsa di Hong Kong), multinazionale del magnate cinese Li Ka-shing con scali anche a Hong Kong e nella Cina continentale. Del consorzio con Msc fa parte BlackRock, che in un primo momento sembrava essere il principale investitore. (Milano Finanza)
Se ne è parlato anche su altre testate
Adesso Gianluigi Aponte, a capo di un gruppo familiare che può contare su oltre 200mila dipendenti sparsi per il mondo, vuole diventare il primo anche nella movimentazione di quei container che si spostano da un porto all’altro per trasportare il 90 per cento della merce prodotta dal pianeta. (la Repubblica)
Pechino punta su Aponte di Msc per il risiko dei porti della cinese Ck al posto degli americani di BlackRock (Startmag)
Msc si prepara ad essere il primo terminalista a livello globale. Solo in Europa fanno capo a lui le banchine container a Rotterdam, Le Havre, Amburgo e Anversa. (il Giornale)

L’operazione del secolo nel terminalismo portuale container resta ancora aperta e Msc ne sarà protagonista. (Shipping Italy)
Gianluigi Aponte , patron di Mediterranean Shipping Company (Msc), sta emergendo come il principale investitore in un’operazione da 23 miliardi di dollari per l’acquisto di 43 terminal portuali da CK Hutchison, il conglomerato del magnate di Hong Kong Li Ka-shing (Sky TG24)
Il principale operatore cargo a livello globale si appresta a diventare attraverso la controllata Til anche uno dei più grandi “terminalisti” per numero di porti gestiti al mondo. Soprattutto il gruppo di Gianluigi Aponte potrebbe essere la leva per sbloccare la vendita degli scali della cinese CK Hutchison - compresi quelli di Panama - “congelata” dal governo di Pechino all’interno della più globale guerra dei dazi contro gli Stati Uniti. (Il Messaggero)