Erdogan umilia Ursula, ma l’Europa è pronta a dargli altri soldi

Nicola Porro INTERNO

Eppure, sembra che l’Europa sia pronta ad aprire di nuovo il portafogli a beneficio del sultano.

Stavolta basterà lo sgarbo di Erdogan perché si desista dal folle progetto di finanziarne il regime, solo perché fa comodo a Berlino?

Evitare che Erdogan “apra le gabbie” e lasci che i migranti intraprendano la rotta balcanica, creando grossi guai soprattutto alla Germania.

La scortesia, anzi, la cafonaggine istituzionale del presidente turco, Recep Erdogan, che non ha concesso una sedia d’onore a Ursula von der Leyen, ha destato scalpore. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri giornali

Erdogan in un colpo solo è riuscito a dividere le istituzioni europee e a umiliare le donne. La linea rossa dei diritti umani e dei diritti delle donne appare ormai sbiadita, più vecchio ritornello che minaccia concreta (L'Espresso)

La trappola delle poltrone ha mostrato una spaccatura tra il Consiglio europeo e la Commissione. Ansa | Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (Open)

Con queste parole la deputata del Pd Beatrice Lorenzin ha commentato l’episodio che ha visto il presidente turco Erdogan non lasciare una sedia alla presidente della Commissione Ue, durante l’incontro ad Ankara del 6 aprile scorso. (Open)

Quell’immagine di Ursula Von Der Leyen in piedi, vista da dietro che osserva i due signori seduti alle sedie del potere riconosciuto, è scandalosa ed emblematica. Ma quell’immagine rivela molto di più. (L'HuffPost)

“Durante la visita” di martedì ad Ankara dei presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel, ”è stato seguito il protocollo standard. Le unità” responsabili del protocollo di Turchia e Ue “si sono incontrate prima della visita e le loro richieste sono state soddisfatte”, ha detto il capo della diplomazia di Ankara. (L'HuffPost)

«Ehm», è stata la reazione muta ma indignata di von der Leyen che con un cenno ha voluto chiedere spiegazioni e ricevere indicazioni su dove accomodarsi. Il gesto è stato un motivo in più che ha portato von der Leyen, nel suo colloquio con il capo di Stato turco, a insistere sulla Convenzione di Istanbul e sul rispetto dei diritti umani, in primis delle donne. (Gazzetta del Sud)