Resti umani in un bosco nel novarese: sono di un operaio scomparso 20 anni fa

Leggo.it INTERNO

Il senegalese Mohamed Sow era scomparso il 16 maggio 2001 e di lui non si era saputo più nulla.

Sono di un operaio scomparso 20 anni fa i resti umani rinvenuti nell'aprile scorso in un bosco nei pressi di Oleggio (Novara).

La svolta, grazie alle analisi dei Laboratori di antropologia e odontologia forense dell'Università di Milano, non consentirà di riaprire il caso

I suoi datori di lavoro erano stati accusati di omicidio ma poi assolti. (Leggo.it)

La notizia riportata su altre testate

Secondo quanto raccontato dai suoi resti, infatti, l’uomo sarebbe stato ucciso a colpi in testa e poi seppellito a poca distanza dalla ditta in cui lavorava. Per la sua scomparsa erano stati indagati proprio i datori di lavoro per omicidio e occultamento di cadavere dal pm Fabrizio Argentieri. (Corriere della Sera)

E’ dove lo scorso aprile un residente, durante una passeggiata, ha scorto spuntare dal terreno un teschio (La Stampa)

I resti ritrovati ad aprile nei boschi di Oleggio, vicino Novara, sono di Mohamed Sow, un operaio senegalese scomparso 20 anni fa. La perizia si è basata sul confronto con le radiografie alle quali il giovane si era sottoposto in un incidente stradale un anno prima della sua scomparsa. (Il Fatto Quotidiano)

Per la scomparsa dell’operaio furono indagati i titolari della ditta Pulimetal, di proprietà di due calabresi di Taurianova, Rocco Fedele e Domenico Rettura. Sono di Mohamed Sow, operaio senegalese scomparso 20 anni fa, i resti trovati ad aprile nei boschi di Oleggio (Novara). (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Il ritrovamento del teschio nei boschi. Mohamed Sow, operaio 27enne di origine senegalese, era scomparso il 16 maggio del 2001 dopo un turno di lavoro alla Pulimetal di Paruzzaro. Nell'aprile del 2021 un uomo che stava passeggiando nei boschi tra Oleggio Castello e Gattico ha notato qualcosa e ha chiamato le forze dell'ordine: si trattava di un teschio umano. (Novara Today)

Nel frattempo i due imprenditori hanno chiuso l'azienda nel novarese e sono tornati in Calabria La svolta, grazie alle analisi dei Laboratori di antropologia e odontologia forense dell'Università di Milano, non consentirà di riaprire il caso. (La Repubblica)