Streaming illegali, la Guardia di Finanza sequestra 500 risorse web e 40 canali Telegram

Milan News INTERNO

La divisione antipirateria di Dazn e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una continua innovazione volta a proteggere gli abbonati"

La pirateria colpisce tutto il mondo dei player Ott, non solo Dazn.

Chiunque ha provato a di collegarsi ai servizi pirata è stato reindirizzato su un apposito pannello informativo che avvertiva che il sito tramite il quale si stava visionando il programma era sottoposto a sequestro ed i dati di connessione tracciati. (Milan News)

Ne parlano anche altre testate

Il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della guardia di finanza ha condotto una nuova indagine per il contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva, la cosiddetta IPTV, realizzata attraverso la trasmissione non autorizzata di contenuti protetti su rete internet. (Genova24.it)

In previsione dell’ultima giornata del campionato di calcio di serie A e della finale di Conference League gli specialisti informatici delle Fiamme Gialle hanno registrato centinaia di nuovi servizi e di risorse dedite alla vendita di attività di IPTV mediante streaming illegali. (l'Immediato)

Numerosi canali Telegram – tra cui alcuni con oltre 20.000 iscritti – ne pubblicizzavano i vantaggi e la. convenienza offrendo in un unico abbonamento chiamato ‘Applicazione Ufficiale’, ad un prezzo irrisorio,. (TuttOggi)

di Giulia Cimpanelli. Insieme ai canali Telegram - che contavano anche 20mila iscritti - anche 500 risorse web che promettevano abbonamenti a prezzi irrisori per guardare tutte le pay tv. Sono quaranta i canali Telegram che pubblicizzavano offrivano in un solo abbonamento a prezzi bassissimi, qualsiasi canale Tv e Pay Tv sequestrati dalla Guardia di Finanza. (Corriere della Sera)

Gli uomini e le donne della GdF, in previsione dell'ultima giornata del campionato di calcio di serie A e della finale di Conference League, hanno registrato centinaia di nuovi servizi e di risorse dedite alla vendita di streaming illegali. (HWfiles)

Per Stefano Azzi, ceo di Dazn Italia, si tratta di un fenomeno che colpisce tutto il mondo dei player OTT, non solo Dazn. Numerosi canali Telegram - tra cui alcuni con oltre 20mila iscritti- ne pubblicizzavano i vantaggi e la convenienza offrendo in un unico abbonamento chiamato 'Applicazione Ufficiale'. (la Repubblica)