Ravvedimento speciale e concordato preventivo, lo “scudo” ai fini Iva è solo parziale

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Fiscal Focus ECONOMIA

Inizialmente i benefici (e il costo) del concordato preventivo biennale di cui al D.Lgs n. 13/2024 non attraevano a sufficienza i contribuenti. Il legislatore è dovuto intervenire a più riprese per stimolare i contribuenti ad aderire al nuovo strumento di compliance. È stata così prevista la… (Fiscal Focus)

La notizia riportata su altri giornali

Dal ravvedimento speciale ampliato alla proposta con tetto del 10%, un concordato da riscrivere. Accesso all’archivio del giornale a partire dalla data di abbonamento Il quotidiano in formato digitale disponibile su sito e app Digital Pro anno Sito + Copia digitale del giornale 219,00 € /anno Tutti i contenuti del sito (ItaliaOggi)

195422/2025 ha approvato le specifiche tecniche da utilizzare per la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini della elaborazione della proposta di CPB per i periodi d’imposta 2025 e 2026, nonché dell’accettazione della proposta stessa, da parte degli esercenti attività d’impresa o arti e professioni, e i controlli telematici per la trasmissione dei dati. (Fiscal Focus)

L’adesione potrà essere avvenire insieme alla dichiarazione dei redditi o in alternativa in modo autonomo, vale a dire inviando il modello Cpb insieme al solo frontespizio del modello Redditi 2025. (Il Sole 24 ORE)

Concordato biennale, la maggioranza chiede al governo di estendere la sanatoria anche a chi aderisce per il biennio 2025-2026

Torna in campo la sanatoria abbinata al concordato preventivo biennale. Dalla Commissione Finanze della Camera arriva la richiesta al Governo di prevedere il ravvedimento speciale anche per le adesioni relative al biennio 2025-2026 A richiedere la riedizione del ravvedimento speciale abbinato al patto con il Fisco è la Commissione Finanze del Senato, nel parere sullo schema di decreto correttivo elaborato il 7 maggio 2025. (informazionefiscale.it)

Torna a prendere piede l’ipotesi per riaprire i termini del ravvedimento speciale per gli anni precedenti. (Fiscal Focus)

Il ravvedimento, va ricordato, consentiva ai contribuenti di regolarizzare le annualità fiscali dal 2018 al 2022 versando un’imposta sostitutiva con aliquote variabili in base al punteggio Isa – tra il 10% e il 15% per l’Irpef, il 3,9% per l’Irap – su un imponibile costituito dal reddito già dichiarato incrementato di una quota fissa che dipende sempre dal punteggio Isa: il 5% per chi ha un Indice di affidabilità fiscale pari a 10 (il più alto), il 10% per chi si piazza tra 8 e 10 ed è quindi ritenuto “affidabile” dalle Entrate, il 20% in caso di Isa “pari o superiore a 6 e inferiore a 8”, il 30% per Isa tra 4 e 6, il 40 se l’Isa è tra e 4, il 50% se si ferma sotto il 3. (Il Fatto Quotidiano)