Todde, il consiglio non si pronuncia sulla decadenza: «Aspettiamo la giustizia»

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INTERNO

Il caso di Alessandra Todde, presidente della regione Sardegna, ha scosso l'opinione pubblica sarda e ha spinto la politica a schierarsi. La questione riguarda le irregolarità contestate alla Todde, con un'ordinanza-ingiunzione di decadenza dalla carica emessa dal Collegio di garanzia per le elezioni della Corte d’appello di Cagliari. Tuttavia, i tempi per risolvere questo pasticcio non saranno brevi: ci vorranno mesi perché la situazione possa essere chiarita, poiché tutto è legato al ricorso che la presidente presenterà nelle prossime settimane. Dalla data della notifica della decisione del Collegio di garanzia, infatti, non possono passare più di 90 giorni.

Nel frattempo, il movimento Sardegna Chiama Sardegna ha lanciato un appello alla Todde affinché si cambi la legge elettorale. Secondo il movimento, non è il momento di prendere una posizione pro o contro la presidente, ma piuttosto di favorire una maggiore rappresentanza etica e morale del Consiglio Regionale. La vicenda ha portato alla luce le falle nelle rendicontazioni delle spese elettorali della Todde, che sono state giudicate macroscopiche dai giudici.

La presidente, nelle sue interviste, ha fornito diverse versioni dei fatti, creando ulteriore confusione. In particolare, rileggendo l'atto della Corte d’Appello e le interviste rilasciate dalla Todde su La Repubblica e a Formigli, emergono tre versioni differenti. Questo ha alimentato il dibattito pubblico e ha portato alcuni a chiedersi se la Todde si dimetterà e se Truzzu si ricandiderà.

In ogni caso, la situazione è complessa e richiederà tempo per essere risolta.