Tom Cruise evita le polemiche sui dazi di Trump: “Parliamo del film, grazie”

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Tom Cruise non cade nella trappola delle domande politiche. Durante la conferenza stampa a Seul per presentare “Mission: Impossible - The Final Reckoning”, l’attore ha elegantemente evitato di commentare la proposta di Donald Trump di imporre dazi ai film girati all’estero. Lo riporta Variety. Per visionare questo contenuto si prega di fornire il consenso cliccando qui Un giornalista coreano aveva chiesto se il blockbuster, girato in varie parti del mondo, Africa inclusa, sarebbe stato colpito da eventuali tasse. (RaiNews)
La notizia riportata su altre testate
Alla vigilia del 78esimo Festival di Cannes, i dazi sulle produzioni estere annunciati la scorsa settimana dal presidente statunitense hanno spinto oltre cento organizzazioni cinematografiche e televisive mondiali a lanciare un appello alle istituzioni dell’Unione Europea e ai governi, come riportato da Variety, invitandoli a supportare l’industria indipendente. (Il Messaggero)
Secondo Giorgia Meloni dobbiamo essere «leali ma non subalterni» con Trump. (Mediaset Infinity)
E ora nel mirino c’è anche l’industria cinematografica. «Autorizzo il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ad avviare immediatamente il processo per l’istituzione di una tariffa del 100% su tutti i film che arrivano nel nostro Paese e che sono prodotti in Paesi stranieri. (Libero Tecnologia)

Un Viaggio nei Ricordi Il Ritorno di Un Classico: Anticipazioni su “Final Destination Bloodlines” (SofiaOggi.com)
Quanto produce l'America all'estero? (Vanity Fair Italia)
Il Presidente degli Stati Uniti sostiene che i nuovi dazi imposti dalla sua amministrazione e rivolti alle produzioni cinematografiche Donald Trump ha dichiarato in una recente conferenza stampa che i film di James Bond non saranno colpiti dalla sua proposta di imporre tariffe sui film prodotti all'estero. (movieplayer.it)