Sulla legge elettorale ora si discute di soglie e liste

AGI - Agenzia Italia INTERNO

. Angela Quattrone / AGF Scheda elettorale. Scelto il sistema elettorale, un proporzionale corretto, ora la maggioranza di governo dovrà definire gli altri tasselli del puzzle.

La soglia per entrare in Parlamento. Il nodo da sciogliere, dunque, resta quello della soglia di sbarramento.

Questo risultato, è la linea Pd, si può ottenere o "con un sistema a soglie implicite di circoscrizione o con un sistema a soglia esplicita nazionale". (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altre fonti

I tempi della riforma. L’altra scelta di fondo, di natura squisitamente politica, è la velocità. con cui procedere con la riforma elettorale. . 3' di lettura. La maggioranza ha deciso: se una riforma della legge elettorale ci deve essere sarà in chiave proporzionale. (Il Sole 24 ORE)

Al termine del vertice sulla legge elettorale il ministro dei rapporti con il Parlamento Federico D'Incà ha confermato le voci della vigilia. La maggioranza tornerà a riunirsi per sciogliere questo ultimo punto la prossima settimana. (La Lazio Siamo Noi)

La maggioranza di governo ha raggiunto un’intesa sulla nuova legge elettorale, optando per una riforma elettorale con un modello “proporzionale con un meccanismo antiframmentazione“. Per quanto riguarda la soglia di sbarramento, i partiti della maggioranza di governo propenderebbero per una soglia di ingresso sul 4-5%, ma troverebbero l’opposizione di Liberi e Uguali, che chiederebbe di abbassare sensibilmente il livello. (Virgilio Notizie)

A confermarlo è stato il ministro per le Riforme, Federico D'Incà, al termine del vertice di maggioranza di mercoledì. Il primo è quello sul tipo di proporzionale da adottare: si privilegia quello “con un meccanismo antiframmentazione”, fa sapere D'Incà. (Sky Tg24 )

Nessun partito dichiara questa intenzione ma molti parlamentari riferiscono che vi sono diffidenze su accordi in tal senso tra leader di partiti. Il tema dei tempi si intreccia con quello della eventuale richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari che va presentata entro il 12 gennaio. (Il Messaggero)

Luigi Di Maio cerca l'incidente per mandare fuori corsia il governo Conte bis. Ma per Di Maio c'è una sola opzione sul tavolo: l'entrata in vigore, dal primo gennaio 2020, della riforma: «La nostra riforma dal primo gennaio diventa legge. (ilGiornale.it)