Crocifisso a scuola, arriva la sentenza della Cassazione che fa discutere

ultimaparola.com INTERNO

Il fatto è accaduto 12 anni fa, da allora contro il provvedimento ingiusto, l’insegnante ha iniziato una battaglia giudiziaria.

Esporre il crocifisso nelle aule della scuola non è una condotta discriminatoria.

In classe si può esporre il crocifisso quando la comunità scolastica valuti e decida di esporlo.

Per la Corte infatti al crocifisso «si legano, in un Paese come l’Italia, l’esperienza vissuta di una comunità e la tradizione culturale di un popolo». (ultimaparola.com)

La notizia riportata su altri media

“I giudici della Suprema Corte confermano che il crocifisso nelle aule scolastiche non crea divisioni o contrapposizioni, ma è espressione di un sentire comune radicato nel nostro Paese e simbolo di una tradizione culturale millenaria”. (MilanoPost)

Adesso il prof, a distanza di quasi tre lustri, si dice soddisfatto per l’evoluzione della vicenda giudiziaria. Il rammarico per il professor Metastasio è che “questa sentenza arrivi ben 13 anni dopo i fatti” (Tecnica della Scuola)

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che la disposizione del regolamento degli anni venti del secolo scorso – che tuttora disciplina la materia, mancando una legge del Parlamento – è suscettibile di essere interpretata in senso conforme alla Costituzione. (PaeseRoma.it)

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(Fonte tgcom24.mediaset.it) “L’aula può accogliere la presenza del crocifisso – si legge nella sentenza 24414 – quando la comunità scolastica interessata valuti e decida in autonomia di esporlo, eventualmente accompagnandolo con i simboli di altre confessioni presenti nella classe e in ogni caso ricercando un ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi”. (Papaboys 3.0)

Si avrà una società anonima, livellata verso il basso, senza conoscenza e senza storia. «Vogliamo mettere accanto al crocifisso i simboli delle altre religioni? (leggo.it)