SVIMEZ: "Basta divario su scuola, Sud penalizzato"

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Risultato: gli allievi della scuola primaria nel Mezzogiorno frequentano mediamente 4 ore di scuola in meno a settimana rispetto a quelli del Centro-Nord

Divari “insopportabili” tra Nord e Sud sui diritti di cittadinanza, in particolare sulle infrastrutture scolastiche e il tempo scuola: a denunciarlo è SVIMEZ, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, che sottolinea l’urgenza di dare continuità all’attuazione del Pnrr. (TeleRama News)

La notizia riportata su altri giornali

Il recupero dell’occupazione nel 2021 è però interamente dovuto al Sud a una crescita dei dipendenti a termine e tempo parziale involontario. Oltre il 60% degli alunni del Sud non ha né la mensa né la palestra e il tempo pieno è molto minore nel Mezzogiorno (Avvenire)

Solo la Puglia presenta una buona dotazione mentre, nell'ordine, registrano un netto ritardo Calabria (83%), Sicilia (81%) e Campania (73%). Inoltre circa 550mila alunni delle primarie del Mezzogiorno, il 66% del totale, non frequentano istituti dotati di una palestra. (RagusaNews)

Le imprese del Mezzogiorno, spiega la Svimez, sono più esposte delle altre nel resto del Paese allo shock Ucraina e agli aumenti dei costi dell’energia. I costi dei trasporti nel Sud sono oltre il doppio che nel resto del Paese: nel complesso, il sistema economico meridionale è più fragile. (Telemia)

(Teleborsa). (Teleborsa) -sostanzialmente in linea con la ripresa nazionale nelma si prospetta un indebolimento dell'economia quest'anno con un ampliamento del. Il PIL del Sud - calato dell'8% nel 2020 (-9% il calo a livello nazionale) - è cresciuto infatti del 5,9% nel 2021 (a fronte di una crescita nazionale del +6,6%). (Borsa Italiana)

Il Mezzogiorno in media va un po’ peggio (+2,8 a fine anno, + 0,9 il prossimo). E il Centro Nord surclassa entrambi con un Pil al +3,6 a fine anno in corso e a +1,7% il prossimo. (Corriere del Mezzogiorno)

Le imprese del Mezzogiorno, spiega la Svimez, sono più esposte delle altre nel resto del Paese allo shock Ucraina e agli aumenti dei costi dell’energia. Gli investimenti crescono invece più al Sud che al Nord: quest’anno si prevede un +12,2% contro il +10,1% del resto del Paese (la Repubblica)