Gli Usa mostrano continuità in politica estera. Soprattutto nel provocare la Russia

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Di Fabio Selleri Gli ucraini hanno la disgrazia di trovarsi ad essere pedoni in una zona della scacchiera in cui due cinici giocatori, Russia ed Usa, hanno deciso che qualche pezzo deve essere sacrificato. Sul versante americano, chi inorridisce davanti a Trump e rimpiange il democratico Biden finge di non vedere la continuità nella loro politica estera; politica che è la stessa almeno fin dal 2014 e dal “Fancuo l’Unione Europea” del Sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland (presidente Obama, vice Biden). (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

A volte il fantasmagorico mondo di Donald Trump ti apre universi inesplorati. (il Giornale)

La vera natura e il prezzo pieno delle politiche del presidente Donald Trump su Russia e Ucraina sono diventati chiari negli ultimi giorni. (Milano Finanza)

Perché Trump sta aiutando Putin? Questo aiuto è assolutamente evidente, sia in termini di comunicazione, dando la colpa a Zelensky per lo scoppio del conflitto russo-ucraino, sia in termini di concretezza, visto che ha bloccato il sostegno all’esercito ucraino, nonostante l’esistenza di contratti per la consegna di armi in corso di esecuzione, dei quali era lecito a… (L'HuffPost)

Ecco il vero piano di Trump con Putin La politica estera del presidente Trump sta mettendo a rischio il sistema occidentale di alleanze e difesa collettiva, e le organizzazioni di cooperazione internazionale in materia di sicurezza, economia ambiente e sanità. (Start Magazine)

Le aspettative della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica occidentale per la proposta “di pace” di Trump sono incredibilmente vaste: forse è il caso di ridimensionarle un po’. Il motivo di tale esagerata fiducia ritengo risieda non solo nella propaganda russa che inquina pericolosamente l’informazione, ma anche dalla costante confusione fra speranze e obiettive possibilità, che tende a offuscare la ragione. (Notizie Geopolitiche)

Il tempo doveva essere il peggior nemico della Russia, usurare la sua economia e il suo esercito e far implodere il Cremlino. Ora invece ci troviamo di fronte alla situazione opposta: Vladimir Putin fa di tutto per procrastinare e rimandare l’inevitabile decisione sulla tregua in Ucraina proposta dagli Usa. (il manifesto)