David di Donatello 2025: Roma protagonista della grande notte del cinema italiano

David di Donatello 2025: Roma protagonista della grande notte del cinema italiano
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Roma torna a essere il centro gravitazionale del cinema italiano. Non solo per aver ospitato la cerimonia dei David di Donatello 2025 nella suggestiva cornice degli Studi di Cinecittà, ma per il trionfo di diversi artisti nati nella Capitale, protagonisti assoluti della 70ª edizione del premio più prestigioso del nostro cinema. Tra i volti più applauditi c'è la romana Margherita Vicario, che conquista il David come miglior regista esordiente per Gloria!, una commedia musicale ambientata in un collegio femminile di inizio Novecento, già accolta con entusiasmo al Festival di Berlino (RaiNews)

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I nostri Oscar, sostanzialmente - vede una vittoria storica: Maura Delpero è la prima donna a ricevere il premio per la miglior regia per il suo "Vermiglio", la storia di tre sorelle trentine alla fine della seconda guerra mondiale, che trionfa anche come miglior film. (Tgcom24)

La settantesima edizione dei David di Donatello ha visto il trionfo di Vermiglio di Maura Delpero. Il film già Leone d'argento ha portato a casa sette statuette tra cui il miglior film, la migliore regia - prima donna nella storia del premio - con la sua favola montana ambientata negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, un film antimilitarista come ha voluto ricordare la regista. (ItaliaOggi)

La pellicola è la più premiata, porta a casa 7 statuette (tra queste anche miglior sceneggiatura, miglior produttore, miglior casting) e scrive la storia. Vermiglio di Maura Delpero è il miglior film dell'anno nell'edizione numero 70 dei David di Donatello. (Domani)

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Trionfa Vermiglio di Maura Delpero, record di premi alle donne con Gloria! di Margherita Vicario e L'arte della gioia. Cinecittà accende i riflettori sulla serata più glamour per il cinema nazionale, i David di Donatello 2025. (Il Messaggero)

Un film di silenzi che fanno rumore, di cose piccole che diventano grandi, di assenze che si fanno incombenti presenze. Con sette David, tra cui spiccano miglior film e miglior regista per Maura Delpero – la prima donna ad ottenere questo riconoscimento – trionfa Vermiglio, la favola montana intimista ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. (il manifesto)

Su altro versante, occorre rilanciare le produzioni, e farlo in modo da restituire dinamicità ed equità al sistema. È un tema che riguarda l’intero campo dell’arte, della cultura, dello spettacolo: anche il teatro, la danza, la musica esprimono qualità e talento, sovente straordinari, e il loro proporsi a pubblici più limitati non può essere motivo di penalizzazione. (Corriere della Sera)