Erdogan: «Stiamo inviando truppe in Libia». Conte: «No ad altri soldati»

Corriere della Sera ESTERI

Anche il premier Fayez al-Sarraj del Governo di accordo nazionale libico (Gna) Fayez al Sarraj parteciperà alla conferenza internazionale sulla Libia.

Il generale libico Khalifa Haftar, capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico, è disposto a rispettare il cessate il fuoco, malgrado non abbia firmato l’accordo sulla tregua a Mosca.

Il momento del dialogo «Non possiamo accettare altre truppe militari in Libia» questo «è il momento del dialogo e del confronto». (Corriere della Sera)

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Ma sono parte della conferenza”, ha rimarcato Maas. “Per quanto mi riguarda, possono anche esporre le loro idee sulla Libia uno dopo l’altro. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Tutto ciò accade a 4 giorni di distanza dall'incontro tra il presidente turco e il premier italiano, Giuseppe Conte. L'accordo, accolto con disappunto dai vicini regionali (Grecia, Cipro, Israele), segna una fase nuova nello sfruttamento delle risorse energetiche libiche e pregiudica gli interessi italiani. (Liberoquotidiano.it)

Soltanto una guida libica e un processo politico completamente interno può mettere fine al conflitto e portare una pace duratura”. Ai sei punti sopra menzionati si aggiunge un ‘follow up’ che definisce il percorso di verifica da svolgere nel tempo sugli eventuali progressi ottenuti. (9 colonne)

Assenti, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar. Dopo l’ok alle dichiarazioni finali è previsto che la cancelleria Angela Merkel incontri, separatamente, i due leader libici assenti al tavolo della conferenza. (MeteoWeek)

Le forze di Haftar hanno sparato "cercando di infiltrarsi verso le nostre forze», precisa il post, aggiungendo che le milizie filo-governative «hanno distrutto un carro armato» nell’azione. «In una nuova violazione del cessate il fuoco», le milizie del generale Khalifa Haftar "aprono il fuoco sul fronte al-Khallatat": lo scrive la pagina Facebook dell’operazione 'Vulcano di collera' delle forze filo-governative citando il portavoce Mohamed Gnounou ma senza precisare dove si trovi questa località. (Giornale di Sicilia)

Non bisogna fare del petrolio un’arma di guerra, non bisogna che diventi materia di divisioni o di chi offre di più”. Sabato 18 gennaio 2020 - 18:36. La sfida di Haftar alla vigilia del summit di Berlino. (askanews)