Tesla raddoppia la produzione in USA tra sostegno politico e turbolenze di mercato

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ECONOMIA

La relazione tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’imprenditore Elon Musk, già oggetto di attenzione per le sue implicazioni politiche ed economiche, ha raggiunto un nuovo livello di visibilità con l’organizzazione di uno spot promozionale alla Casa Bianca. L’evento, che ha visto protagonista una Tesla Model S esposta nel cortile della residenza presidenziale, è stato orchestrato da Trump in risposta al recente crollo delle azioni del brand automobilistico in Borsa. Un gesto che, al di là del suo valore simbolico, sembra suggellare un’alleanza sempre più stretta tra i due, con potenziali ricadute sul futuro della produzione industriale statunitense.

Elon Musk, presente all’iniziativa con uno dei suoi celebri Cybertruck, ha colto l’occasione per annunciare l’intenzione di Tesla di raddoppiare la produzione di veicoli negli Stati Uniti entro i prossimi due anni. Una mossa che, se realizzata, potrebbe avere un impatto significativo sul mercato automobilistico e sull’occupazione, anche alla luce delle recenti difficoltà finanziarie dell’azienda. Solo il 10 marzo, infatti, il patrimonio personale di Musk ha subito una perdita virtuale di 29 miliardi di dollari, portando il totale a circa 132 miliardi dall’inizio del secondo mandato di Trump.

Il sostegno pubblico del presidente americano arriva in un momento delicato per Tesla, non solo per le fluttuazioni in Borsa ma anche per gli episodi di contestazione che hanno coinvolto le sue vetture. Incidenti e proteste, alcuni dei quali sfociati in atti vandalici, hanno contribuito a creare un clima di incertezza intorno al brand. Trump, tuttavia, ha scelto di schierarsi apertamente a favore dell’azienda, salendo personalmente su una delle cinque Tesla arrivate alla Casa Bianca e scherzando con i giornalisti sulla presunta incapacità del suo avversario politico, Joe Biden, di fare altrettanto.

L’evento, oltre a rappresentare un’inedita forma di endorsement presidenziale, solleva interrogativi sulle dinamiche tra potere politico e grandi imprese. Trump, che aveva già annunciato l’intenzione di acquistare una Tesla, ha ribadito il suo sostegno a Musk, definendolo un “innovatore” e sottolineando l’importanza di sostenere l’industria americana. Tuttavia, la scelta di trasformare il cortile della Casa Bianca in un palcoscenico per un’azienda privata non è passata inosservata, alimentando il dibattito sui confini tra promozione economica e uso strumentale delle istituzioni.