Nino Cartabellotta: “Ritardi e disorganizzazione, il gap della sanità siciliana con il Nord è ampio”

Nino Cartabellotta: “Ritardi e disorganizzazione, il gap della sanità siciliana con il Nord è ampio”
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La Repubblica SALUTE

La sanità siciliana ha pochi infermieri, mancano alcuni specialisti e rischia di peggiorare con l’autonomia differenziata. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, il sistema sanitario siciliano è «in cattiva salute» e non è riuscito a ridurre il gap con il Nord. Questo incide sulla mortalità e sulla mobilità sanitaria di chi va al Centro-Nord per curarsi. Il decesso di un … (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Sono 17 i medici previsti in organico al pronto soccorso di Ragusa, ma sono solo 6 quelli in servizio. Il viaggio nella sanità siciliana è un’iniziativa del Partito Democratico. I parlamentari regionali e nazionali hanno visitato diverse strutture sanitarie siciliane per valutare le gravi criticità nei pronto soccorso. (RagusaOggi)

Un’iniziativa resa necessaria dalle recenti e tragiche vicende che hanno scosso la sanità siciliana porterà i rappresentanti del Partito Democratico a un tour negli ospedali dell’isola. L’obiettivo è quello di comprendere a fondo come viene gestita la sanità territoriale, in un contesto segnato da eventi drammatici come la morte di un anziano paziente, ricoverato per una frattura all’omero presso la struttura di Villa Sofia. (Telesud)

Ci saranno delle scelte nette, per gli scenari presenti e futuri. Perché l'assessora Volo potrebbe essere 'in bilico' (Livesicilia.it)

Tutti i nodi irrisolti dell’ospedale di Sant’Agata Militello

La denuncia è del deputato Pd Mario Giambona. “Dal 31 dicembre ci sono ancora pazienti letteralmente ‘posteggiati’ sulle barelle nei corridoi del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo”. (La Repubblica)

"Dal 31 dicembre ci sono ancora pazienti letteralmente 'posteggiati' sulle barelle nei corridoi del pronto soccorso dell' ospedale Cervello di Palermo ". Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Dal sovraffollamento del pronto soccorso alle difficoltà di tutti i reparti per la diffusa carenza di medici, dalla chiusura di cardiologia alla mancata attivazione della stroke unit sino alla ferita storica del punto nascita cancellato, sono profondi i nodi che condizionano il presidio santagatese, limitando l’offerta sanitaria su un bacino di oltre 80 mila residenti dei Nebrodi. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)