Meta elimina il fact checking da Facebook e Instagram
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Mark Zuckerberg ha annunciato un cambio di rotta che ha lasciato molti sgomenti: il programma di fact checking su Meta verrà eliminato, sostituito da un sistema di “Community Notes” che delega agli utenti la responsabilità di segnalare e verificare i contenuti sospetti. Una mossa che, a prima vista, potrebbe sembrare un omaggio alla libertà di espressione, ma che, osservata più da vicino, si rivela una scelta rischiosa e discutibile.
Le piattaforme social, come affermato da Mark Zuckerberg, delegheranno agli utenti l'attività di fact checking, per questo è importante allenare i più piccoli a riconoscere una notizia vera da una finta. Lula contro la decisione di Meta di porre fine al fact-checking Milano, 9 gen. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva afferma che i paesi devono garantire che la loro sovranità sia "protetta" in seguito alla decisione del gigante dei social media Meta di porre fine al fact-checking negli Stati Uniti. "Nessun cittadino, né due cittadini, né tre cittadini dovrebbero pensare di poter violare la sovranità di una nazione", afferma Lula.
Social, Di Porto (Luiss)": Controlli a Ia, partita Ue-Usa per 'anticorpi' tech' Lo stop di Meta al fact checking apre lo scenario ad una partita ben più grande tra Usa e Ue su chi si doterà "per primo della tecnologia per intercettare e rimuovere i contenuti illegali". Allo stesso tempo se l'Europa vuole proteggere il suo modello di democrazia dovrebbe "applicare le norme esistenti", norme che Meta ed X "potrebbero star già violando". E' quanto sottolinea in un'intervista all'Adnkronos, Fabiana Di Porto, docente di Innovation Law and Regulation alla Luiss.