Morta testimonial anti-Covid: sconfitta dal cancro, aveva 27 anni

Periodico Italiano INTERNO

La giovane paziente oncologica era stata una delle testimonial anti-Covid della Regione Lombardia.

Leggi anche -> Muore a 27 anni per un cancro terminale: i medici pensavano alla menopausa precoce. Martina Luoni avrebbe dovuto subire un intervento chirurgico durante la pandemia dello scorso anno, ma proprio a causa dell’emergenza Covid-19 si era vista rimandare l’intervento.

Aveva appena 27 anni Martina Luoni ed era malata di cancro metastatico al colon. (Periodico Italiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Da lunedì in Lombardia, e nel resto d'Italia, cominceranno le somministrazioni delle terze dosi del vaccino anti covid. Nello specifico è prevista la somministrazione di una dose addizionale dopo almeno 28 giorni dall'ultima dose per:. (MilanoToday.it)

La terza dose del vaccino covid verrà somministrata in Italia almeno dopo 28 giorni dall'ultima a trapiantati e immunodepressi, come stabilito dalla circolare firmata dal direttore generale Prevenzione Giovanni Rezza. (Adnkronos)

Tutto questo affinché l'anno scolastico, che sta iniziando, possa procedere in presenza e, soprattutto, in sicurezza». Nei primi giorni di agosto, invece, aveva già ricevuto il vaccino circa il 40 per cento di loro. (La Sicilia)

Ma la Regione ha prontamente spiegato che i vaccini a mRna non abbiano il virus vivo attenuato e che il trucco sarebbe sbagliato sia dal punto di vista clinico che deontologico. Così alcuni sanitari no vax dell’Asl di Biella stanno cercando di usare questa indicazione della scheda tecnica per evitare il vaccino contro il Covid-19. (Nurse Times)

Dopo il via libera da parte del Comitato tecnico scientifico di Aifa e come preannunciato nei giorni scorsi da Roberto Speranza, il ministero della Salute ha diffuso la circolare con l’elenco contenente le specifiche condizioni mediche delle persone fragili da cui si partirà con la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid. (Open)

La comunicazione arriva dall’Assessorato regionale alla Salute, informando che la messa in sicurezza delle persone anziane ed estremamente vulnerabili rimane una priorità. Tra i soggetti risultati positivi il 90 per cento non ha una vaccinazione completa e questo dato dimostra che la vaccinazione rimane lo strumento indispensabile per uscire dalla pandemia. (PerugiaToday)