Alexander Schallenberg nominato Cancelliere ad interim
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Il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, è stato nominato Cancelliere ad interim, come annunciato dalla cancelleria del presidente federale Alexander Van der Bellen. Schallenberg, nato a Berna 55 anni fa, dove suo padre Wolfgang ricopriva il ruolo di ambasciatore austriaco, guiderà il governo a partire da venerdì, quando diventeranno effettive le dimissioni del cancelliere uscente Karl Nehammer. Quest'ultimo ha annunciato le sue dimissioni domenica scorsa, dopo il fallimento dei negoziati per formare un nuovo governo tra il suo partito, i Popolari di centrodestra, i Socialdemocratici e i centristi di NEOS.
Il presidente Van der Bellen ha affidato a Schallenberg la continuazione dell'amministrazione della cancelleria federale e la presidenza del governo federale provvisorio. La nomina di Schallenberg avviene in un momento delicato per l'Austria, con la necessità di formare un nuovo governo dopo l'uscita di scena di Nehammer, dovuta alla rottura dei negoziati per la formazione di una coalizione dei partiti di centro, volta a isolare l'ultradestra della FPÖ, uscita vincitrice nelle elezioni di ottobre.
Nel frattempo, il leader dell'estrema destra Herbert Kickl, che si autodefinisce "il cancelliere del popolo", ha accettato l'incarico di formare un governo, gettando un'ombra nera sull'Europa. Kickl ha invitato il Partito Popolare Austriaco (ÖVP) a colloqui di coalizione, segnalando l'intenzione di seppellire l'ascia di guerra tra i due partiti. Secondo l'analista politico Peter Hajek, un cambiamento di potere all'interno dell'Unione Europea è inevitabile se Kickl dovesse diventare Cancelliere federale, con un conseguente spostamento di potere all'interno dell'UE.
In questo contesto, Schallenberg si trova a dover gestire una fase di transizione complessa, con la responsabilità di mantenere la stabilità del governo austriaco mentre si cerca di formare una nuova coalizione.