Fratoianni e Bonelli (AVS) in corteo a Roma: “Basta riarmo e basta spesa militare”
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Fratoianni e Bonelli (AVS) in corteo a Roma: “Basta riarmo e basta spesa militare” 26 ottobre 2024 “La pace si raggiunge fermendo di fare la guerra. Basta alla strategia dell’escalation delle armi. Le armi chiamano armi, bombe e morte. Basta con la spesa militare”. Così il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, a margine della manifestazione ‘Fermiamo le guerre’ di Roma: “Lo proponiamo a tutte le forze di opposizione: basta alla corsa al riarmo, cominciamo a dire che le opposizioni sono contrarie a raggiungere il 2% del PIL per la spesa militare” ha annunciato il leader di AVS, a cui ha fatto eco il collega e leader dei verdi Angelo Bonelli: “Quello che Netanyahu vuole fare a Gaza è liberarsi dei palestinesi (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’iniziativa - che rientra nel quadro di mobilitazione nazionale di Europe for Peace, Rete Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi, Sbilanciamoci, Coalizione Assisi Pace Giusta - è stata promossa a livello locale dalla Tavola della Pace di Cremona. (La Provincia di Cremona e Crema)
Sono migliaia le persone (5.000 per gli organizzatori, oltre 2.500 per le forze dell’ordine) a rispondere alla mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora”, arrivate in piazza Castello. (La Stampa)
Un lungo corteo che si snoda dal Parco Sempione a piazza Scala. Il popolo della Pace scende in piazza con i sindacati, le associazioni e i partiti per chiedere l'immediato cessate il fuoco in Medio Oriente nel giorno in cui Israele attacca l'iran. (La Repubblica)
Migliaia di persone sono scese in piazza sotto la pioggia nel centro di Milano per chiedere il “cessate il fuoco” in Ucraina, in Medioriente e in tutto il resto del mondo. Una manifestazione nazionale che si è svolta contemporaneamente in sette città italiane, promossa da Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci ed è sostenuta da oltre 350 organizzazioni della società civile. (Il Fatto Quotidiano)
La pioggia non ha scoraggiato le persone che a Milano e Torino hanno manifestato per chiedere la fine delle guerre, unendosi alle altre città dove hanno sfilato i cortei: Bari, Cagliari e Palermo già dal mattino e poi nel pomeriggio a Roma e Firenze. (Il Fatto Quotidiano)
In piazza Massari, nella mattinata del 26 ottobre, poco prima della partenza del corteo per le strade del centro, si è svolto un flash mob da parte del gruppo di psicologi ’S-Confin-Arti’. Bari è una delle sette città italiane che scende in piazza, durante la manifestazione indetta dalla Cgil, per dire no alle guerre e si alla pace. (La Repubblica)