La Corea del Nord ha sparato un "proiettile non identificato"

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Il secondo test, supervisionato dal leader Kim Jong Un, ha portato a sanzioni statunitensi contro cinque persone legate al programma balistico della Corea del Nord.

L’esercito sudcoreano ha dichiarato venerdì che la Corea del Nord ha sparato un proiettile non identificato, che sarebbe il terzo test di Pyongyang in meno di dieci giorni.

Poi un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano ha accusato gli Stati Uniti di “aggravare deliberatamente” la situazione

La guardia costiera giapponese ha affermato di aver rilevato “la Corea del Nord che sparava alle 14:55 quelli che sembravano essere uno o più missili balistici”. (BarSport.Net)

Ne parlano anche altri media

Il ricorso alle sanzioni non aiuterà a risolvere la questione della penisola coreana, ma aggraverà solo il quadro di antagonismo (Radio Cina Internazionale)

Il 4 e 5 di questo mese erano stati sparati dei missili ipersonici ed un altro l'11 gennaio I razzi balistici, al momento non ancora identificati in dettaglio, sarebbero caduti nel Mare del Giappone, al largo della costa orientale della Corea del Sud. (AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency)

"Quello che abbiamo visto negli ultimi giorni non fa che sottolineare la nostra convinzione che, se vogliamo fare progressi, dovremo impegnarci in quel dialogo", ha detto in una conferenza stampa regolare. (PPN - Prima Pagina News)

Nel frattempo il quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun, ha pubblicato le foto di due missili lanciati dalla piattaforma (TRT)

a Corea del Nord dovrà adottare "una reazione più forte e decisa" contro gli Usa dopo che il Tesoro americano ha varato nuove sanzioni in risposta ai recenti lanci di missili fatti da Pyongyang. (RagusaNews)

"Se gli Stati Uniti adottano una tale posizione conflittuale, la Corea del Nord sarà costretta a reagire in modo più forte e deciso", ha affermato il portavoce Il nuovo test arriva dopo che gli Usa hanno imposto nuove sanzioni su 6 funzionari nordcoreani, spingendo Pyongyang a giurare di non rinunciare mai al suo "diritto all’autodifesa". (EspansioneTv)