Ticino, sacerdote 40enne accusato di truffa: arrestato

Luino Notizie ESTERI

Successivamente è stata fermata anche un’altra persona, il cui coinvolgimento nei fatti è ancora oggetto di verifiche.

Alla luce dei numerosi atti istruttori già predisposti o ancora da svolgere e in ragione della delicatezza della vicenda, non verranno rilasciate ulteriori informazioni

L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Daniele Galliano.

Tempo medio di lettura: < 1 minuto. Presunti reati finanziari, fra truffa, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro, ai danni di congiunti, di una parrocchia e di una fondazione: è quanto ha portato il Ministero pubblico e la Polizia cantonale del Ticino ad aprire un procedimento penale a carico di un sacerdote svizzero di 40 anni residente nel Luganese. (Luino Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

Il parroco su cui pende un procedimento penale è di Cadro e si è costituito venerdì, presentandosi spontaneamente al Ministero pubblico. A riferirlo è la Rsi, secondo cui le malversazioni ammonterebbero a 100mila franchi. (Ticinonews.ch)

Si tratta ora di stabilire le ragioni che hanno spinto il parroco 40enne ad appropriarsi di questo denaro. Il prete sarebbe stato mandato per un certo periodo, alcuni giorni a settimana, a riflettere in un monastero. (Ticinonline)

Gli accertamenti riguardano in particolare una serie di presunti reati finanziari ai danni di alcuni congiunti del 40enne, di una parrocchia e di una fondazione. Si legge dalla nota del Ministero pubblico: “Il sacerdote si è presentato spontaneamente il 19 novembre, al termine dei verbali di interrogatorio, è stato disposto il suo arresto. (laRegione)

E tra le vittime del suo agire troviamo - oltre alla parrocchia - anche la Fondazione dedicata a Damiano Tamagni. Sul suo conto pesano le accuse di appropriazione indebita, riciclaggio e truffa. (Ticinonline)

Don Samuele si era presentato spontaneamente al Ministero pubblico il 19 novembre e, al termine dei verbali di interrogatorio, era stato disposto il suo arresto. Continua l’inchiesta legata al parroco di Cadro, don Samuele Tamagni, che ha portato una seconda persona in manette, indagato per gli stessi reati del sacerdote. (Ticinonews.ch)

La conferma dell’arresto è probabilmente da legare a esigenze istruttorie, vale a dire a un ipotetico rischio di collusione o inquinamento delle prove da parte degli indagati. Per entrambi vale ovviamente il principio d’innocenza (Corriere del Ticino)