'Ndrangheta in Liguria, vittima estorsione: "Non posso venire, tengo famiglia"

Primocanale INTERNO

Temevo Pio non perché gli devo dei soldi ma perché mi sono informato e ho capito, tre-quattro mesi dopo, che è una persona calabrese che appartiene a delle famiglie di 'ndrangheta.

"Non posso venire, tengo famiglia, non posso venire".

Dopo le intimidazioni ricevute da Pio, l'uomo non si presentò in assemblea che saltò per mancanza del numero legale e venne riconvocata circa due mesi dopo.

Un altro dei soci, parlando intercettato con Pio, diceva: "ho perso il lavoro . (Primocanale)

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Ma sulla vicenda giudiziaria non sappiamo nulla e preferiamo non entrare nel merito”, il breve commento del sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli. È questa, in sintesi, la pesante “ombra” avanzata dal gip di Milano, che ha portato all’arresto di Alfonso Pio, 52 anni e figlio di Domenico Pio boss del clan della ‘ndrangheta di Desio (Monza) arrestato nella maxi inchiesta ‘Infinito’ del 2010. (IVG.it)

Così uno dei soci della società proprietaria dell'Hotel parlava dell'impossibilità di presentarsi nell'aprile 2018 all'assemblea dei soci dopo le minacce. Lo si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Milano Guido Salvini, su richiesta dei pm Adriano Scudieri e Francesco Cajani, con cui è stato arrestato oggi assieme ad altri tre. (La Repubblica)

L’indagine riguarda l’attività di una “locale” di ndrangheta a Bra (Cuneo) riconducibile alla famiglia Luppino, originaria di Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio Calabria). Tra gli indagati a piede libero ci sono tre carabinieri e due agenti di polizia penitenziaria. (http://gazzettadalba.it/)

i era infiltrata anche nei carabinieri (tre militari indagati) e nella polizia penitenziaria del carcere di Saluzzo (due indagati) la locale di ‘Ndrangheta di Bra, la prima nella provincia di Cuneo, stroncata dall’operazione della Dda di Torino , che ha coordinato le indagini della Squadra mobile del capoluogo e del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Cuneo. (Corriere della Sera)

In particolare, l’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di smantellare un’organizzazione di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. (Gazzetta del Sud)

La Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso ‘ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. Effettuate una trentina di perquisizioni. (ZMedia)