Omicidio Ravasio, altre "morti sospette" nella vita della compagna brasiliana

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Sky Tg24 INTERNO

Aumentano i sospetti su Adilma Pereira Carneiro, la "mantide di Parabiago" accusata di aver commissionato l'omicidio del compagno travolto da un’auto pirata il 9 agosto mentre rientrava a casa da un giro in mountain bike. Si indaga ora anche sulla morte di altri due suoi ex mariti Adilma Pereira Carneiro è accusata di essere l’ideatrice del piano architettato per uccidere il compagno Fabio Ravasio, investito lo scorso 9 agosto lungo la strada provinciale 149 nel Milanese. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

"Ha simulato un malore in strada poco prima dell'agguato" (Fanpage.it)

Stando a quanto emerso, il nordafricano sarebbe stato assoldato dalla compagna dell'uomo e ideatrice del piano criminale, la quarantanovenne brasiliana Adilma Pereira Carneiro, per fingere un malore la sera dell'investimento, bloccare il traffico sulla provinciale 149 tra Parabiago e Casorezzo e aprire la strada alla Opel Corsa che ha travolto Ravasio il 9 agosto. (IL GIORNO)

PARABIAGO – A quanto pare non ci sono limiti al piano per uccidere Fabio Ravasio, 52 anni, investito lo scorso 9 agosto a Parabiago mentre era in bicicletta da quella che inizialmente sembrava essere un’auto pirata. (malpensa24.it)

C’è un altro fermo per l’omicidio di Fabio Ravasio, il 52investito e ucciso da un’auto lo scorso 9 agosto a Parabiago. L’articolato piano omicida della compagna, Adilma Pereira, sembra aver coinvolto, fino ad ora, otto persone. (Il Fatto Quotidiano)

Parabiago – E’ uno stillicidio di elementi che di giorno in giorno ricostruiscono i tragici fatti che hanno portato alla morte di Fabio Ravasio. Nella serata di giovedì 29 agosto i Carabinieri della Compagnia di Legnano hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo, emesso dalla Procura di Busto Arsizio nell’ambito del procedimento penale conseguente all’omicidio di Fabio Ravasio, nei confronti di un 45enne magrebino di Parabiago. (Sempione News)

I carabinieri della compagnia di Legnano e il pm di Busto Arsizio, Ciro Caramore, stanno stringendo il cerchio attorno a tutte le persone che, in un modo o nell'altro, hanno collaborato all'omicidio, che sarebbe dovuto passare come incidente stradale. (il Giornale)