Rapimento Sofia, dubbi sulla sicurezza al "Sacro Cuore"

Rapimento Sofia, dubbi sulla sicurezza al Sacro Cuore
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Quotidiano del Sud INTERNO

Minuti per la lettura Dopo il rapimento di Sofia Cavoto, al vaglio della Procura della Repubblica di Cosenza eventuali responsabilità della clinica Gli uomini dell’Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria e dell’Inps, ieri mattina, martedì 4 febbraio 2025, erano nella clinica “Sacro Cuore” di Cosenza, degli Ospedali riuniti “IGreco” diretta da Salvatore Bilotto. Sotto la lente d’ingrandimento della procura cosentina, l’applicazione delle norme di sicurezza all’interno della struttura, che dopo il sequestro della piccola Sofia Cavoto il 21 gennaio scorso, hanno mostrato tutte le loro fragilità. (Quotidiano del Sud)

Su altre fonti

COSENZA – Vanno avanti le indagini sul rapimento della piccola Sofia Cavoto. Il pm Antonio Bruno Tridico ha disposto esami tecnici irripetibili sugli smartphone in uso a Rosa Vespa, 51 anni, e Omogo Chiediebere Moses di 43, che saranno eseguiti domani. (Quotidiano online)

La 51enne, che aveva sottratto la piccola alla mamma dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, è stata arrestata insieme al marito Moses Chiediebere Omogo, tre ore dopo il rapimento, nella loro casa di Castrolibero, mentre festeggiavano l'arrivo di «Ansel», il figlio che avevano annunciato di aspettare. (Vanity Fair Italia)

L'avvocata a Fanpage.it: "Nessuno ha mai mandato alla famiglia neanche un messaggio di scuse". (Fanpage.it)

Neonata rapita a Cosenza, i video girati con i cellulari

La neonata dopo tre ore - grazie alle indagini della Squadra Mobile - è tornata tra le braccia della madre. Oggi 6 febbraio si terranno gli esami tecnici irripetibili sugli smartphone di Rosa Vespa, 51 anni, e Omogo Chiediebere Moses, 43 anni: la coppia di marito e moglie è indagata per il rapimento della piccola Sofia dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza (Fanpage.it)

La 51enne è in carcere dal 21 gennaio, giorno in cui ha rapito la bimba che era nata da appena 36 ore. Lei e il marito Moses Chiediebere Omogo vennero arrestati tre ore dopo nella loro casa di … (la Repubblica)

Il grande inganno. La donna, negli ultimi nove mesi, aveva simulato una gravidanza diventata isterica e comunicava al compagno sensazioni, desideri e cambiamenti. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)