Caso Almasri, l’Aventino delle opposizioni: finché Meloni non chiarirà, stop ai lavori in Parlamento

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la Repubblica INTERNO

ROMA – Aventino sul caso Almasri. Alla fine sulla mancata informativa dei ministri Nordio e Piantedosi, indagati insieme a Meloni per peculato e favoreggiamento, le opposizioni scelgono il muro contro muro. Parlamento bloccato fino a quando Meloni non verrà a dire la sua in aula. Non si accontentano del video di fuoco di ieri della premier, né delle sue parole - “Andiamo avanti a difesa dell’Ital… (la Repubblica)

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Non si dica che Giorgia Meloni è lenta nel cogliere le occasioni, anche quando si presentano nelle vesti più sgradite. Sospettosa di natura com’è, probabilmente immagina davvero cospirazioni d’ogni sorta. (il manifesto)

Sarà lei a difendere, semmai fosse necessario, tutti e quattro gli indagati di lusso per il caso Almasri. – Dal consiglio di guerra a Palazzo Chigi, al secolo vertice di maggioranza, esce fuori solo un nome: quello di Giulia Bongiorno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In astratto le accuse sembrano fondate: in concorso con i ministri Carlo Nordio (Giustizia) e Matteo Piantedosi (Interno) e col sottosegretario Alfredo Mantovano (delega ai Servizi) ha fatto scarcerare il pericoloso generale libico Al-Masri e lo ha spedito in Libia con un volo di Stato. (Italia Oggi)

L’opposizione ha bloccato i lavori del parlamento dopo che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello della Giustizia Carlo Nordio hanno cancellato le previste informative ai parlamentari sul rilascio del generale-torturatore libico Osama Njeem Almasri, in cui avrebbero dovuto spiegare perché l’Italia l’ha riportato in Libia su un aereo di Stato invece di consegnarlo alla Corte penale internazionale che lo voleva per crimini di guerra e crimini contro l'umanità (qui la ricostruzione dei tempi del mandato di arresto da parte della Cpi). (Corriere della Sera)

I più la ricordano per aver difeso con successo Giulio Andreotti nei processi di Palermo e Perugia, ma Giulia Bongiorno - ora chiamata a rappresentare la premier Giorgia Meloni , i ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso del libico Almasri - passa alle cronache anche per aver firmato le leggi per il “Codice rosso” e il “Codice rosso rafforzato”. (Il Sole 24 ORE)

E si affida alla “Lady di ferro” del Foro, Giulia Bongiorno, per rispondere a tono ai pm romani che hanno messo sotto indagine una premier, due ministri e un sottosegretario. Politica e legale. (ilgazzettino.it)