Petrolio, effetto boomerang annunci Biden, Brent sopra 82 dollari

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Il West Texas Intermediate sale del 2,28% a 78,50 dollari.Biden ha annunciato che verranno progressivamente immesse sul mercato riserve pari a 50 milioni di barili, secondo alcuni analisti il mercato potrebbe essersi costruito aspettative superiori e questo potrebbe spiegare la reazione paradossale dei prezzi

(askanews) - Paradossale effetto boomerang sui prezzi del petrolio dall'annuncio di Joe Biden sul ricorso alle riserve strategiche Usa. (Tiscali.it)

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In realtà, a stare a una nota del Global Times, non sembra che Pechino sia del tutto convinta di fare quanto richiesto. Sotto la stretta del rincaro dei prezzi dell’energia, Biden ha deciso di attingere alle riserve strategiche di petrolio, quelle che gli Stati Uniti non toccano per usarle solo in caso di grave emergenza. (L'AntiDiplomatico)

Doveva essere l'opzione nucleare capace di indurre alla resa i nemici, è invece solo una guerra combattuta a colpi di cerbottana. La mossa di concerto è insomma come la morfina iniettata per contrastare un'infezione grave: non serve a nulla. (il Giornale)

Di interesse notare che tra questi figura anche Pechino, che è additata come nemico esistenziale degli Stati Uniti… Probabile che l’accordo sia avvenuto nel corso nel recente vertice tra Biden e Xi Jinping (il Giornale)

Il petrolio ha visto un aumento dei prezzi che ha superato il +50% da inizio anno, chiaro segno di problemi inflattivi ormai innegabili. Ma nonostante questo passaggio per alcuni analisti il prezzo del petrolio è destinato a crescere nel prossimo futuro. (Proiezioni di Borsa)

Cinquanta milioni di barili di petrolio verranno prelevati dalla riserva strategica degli Usa, la scorta a cui il paese attinge in situazioni di emergenza, e immessi sul mercato. L’amministrazione di Joe Biden vorrebbe decarbonizzare la nazione, azzerandone le emissioni nette, ma nel breve periodo non riesce proprio a fare a meno del petrolio. (Il Manifesto)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Il piano anti Opec degli Stati Uniti non convince il mercato e nemmeno l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), che ha subito preso le distanze, preferendo esortare per l’ennesima volta all’azione i produttori anziché i consumatori di greggio. (Il Sole 24 ORE)