Queer Recensione

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Un libro scandalo trova nuova vita in un adattamento per il cinema di Luca Guadagnino con protagonista Daniel Craig, presentato in concorso Venezia. La recensione di Mauro Donzelli del percorso di avvicinamento di due anime sole in amore vissuto con desiderio e libertà senza condizionamenti. In cerca di una droga ha trovato un amore. Potrebbe essere questa in brutale sintesi la sinossi di un romanzo breve fra i più discussi della beat generation. (ComingSoon.it)

Ne parlano anche altri giornali

Tratto dal libro di William S. Burroughs e in concorso a Venezia 81, è il film che il regista di ‘Chiamami col tuo nome’ voleva fare da sempre. (Rolling Stone Italia)

Queer planato sul Lido come una scossa liberatoria in un concorso veneziano incapace per lo più di sussulti aggiunge un frammento – forse uno dei più intensi e personali – all’«autobiografia» del regista fatta di cinema, di amori, di. (il manifesto)

Due personaggi agli antipodi, ma Daniel Craig non teme di spiazzare il pubblico: «Ho fatto tanti altri ruoli prima di 007, non ho alcun controllo sulla mia immagine. Scelgo personaggi che rappresentano una sfida, un banco di prova per me e per gli spettatori. (ilmattino.it)

Di Drew Starkey non ne avremo mai abbastanza

Quando un incontro cambia la sua prospettiva. Quello con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, che gli mostra, forse per la prima volta, una possibilità: quella di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. (Whoopsee)

Un lavoro che nasce da un’intima dialettica tra il cineasta e l’omonimo romanzo breve di William S. Una presenza molto attesa alla Mostra del Cinema di Venezia, quella di Luca Guadagnino, regista palermitano di caratura internazionale , che torna a due anni da “Bones and All” - Leone d’argento alla regia e Premio Marcello Mastroianni all’attrice Taylor Russell – con “Queer”, in corsa per il Leone d’Oro . (Gazzetta del Sud)

Ne sanno già qualcosa i fan della serie Outer Banks, che hanno imparato a conoscerlo nel corso delle tre stagioni (la quarta arriverà a novembre) in streaming su Netflix dal 2020. Nello show Starkey - 30 anni originario di Asheville nella Carolina del Nord, una carriera già brillantissima iniziata nel 1993 quando era solo un bambino, 4 milioni di followers su Instagram - interpreta il tormentato Rafe, un ragazzo oppresso dalle dipendenze. (Cosmopolitan)