Omicidio di Reggio Emilia, Mirko Genco ha registrato la notte del delitto

Il Resto del Carlino INTERNO

Reggio Emilia, 25 novembre 2021 - Mirko Genco, 24 anni di Parma, ha registrato con il suo cellulare gli ultimi 53 minuti di vita di Juana Cecilia Hazana Loayza, la donna che ha ucciso e che è accusato di aver anche violentato.

L'unico 'contatto' avuto con il responsabile di un centro a Parma, in cui avrebbe dovuto seguire il percorso, era stato il 16 novembre, quindi quattro giorni prima del delitto. (Il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri media

la nonna di Mirko Genco: "Mio nipote deve pagare a registrato con il suo cellulare gli ultimi 53 minuti di vita di Juana Cecilia Loayza, la donna che ha ucciso e che è accusato di aver anche violentato. (La Repubblica)

L'omicidio di Juana Cecilia Hazana Loayza a Reggio Emilia. La donna era stata trovata morta in un piccolo parco pubblico in via Patti a Reggio Emilia. Sul posto, sabato scorso, erano intervenuti i carabinieri dopo la segnalazione di un passante intorno alle ore 10. (Today)

Il gip ha replicato: «Si ritiene che qualsiasi accertamento non possa certo corrispondere a un errore ma anzi è funzionale ad evitare tale errore» Del resto nel dispositivo il giudice ha mostrato di aver valutato con grande attenzione, distinguendo i vari aspetti in punta di diritto. (La Gazzetta di Reggio)

Questo non ha impedito che perseguitasse anche Juana Cecilia Loayza, al punto di rintracciarla nella notte di sabato 20, violentarla e quindi ucciderla con alcune coltellate alla gola. Oltre alla tremenda violenza, si scopre ora che il 24enne di Parma avrebbe registrato gli ultimi minuti di vita della donna. (Thesocialpost.it)

Un dettaglio che potrebbe apparire sorprendente, ma l’avvocato lo ha spiegato in maniera semplice: non avrebbe avuto senso ripetere tutto il racconto. Questa ultima azione di Genco, che ha deciso di finire Juana dopo aver tentato di strangolarla, è sufficiente a contestargli la premeditazione? (Reggionline)

«Un giudice non ha poteri di chiaroveggenza, non può sapere ciò che accadrà dopo, stante l'imprevedibilità delle reazioni umane». Durante l'udienza di convalida, in cui è stato disposto anche l'esame autoptico sul corpo della donna, a Genco è stata contestata anche la violenza sessuale. (il Giornale)