“Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere violenza a freddo”, dice la ministra di Giustizia Cartabia

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La situazione a Santa Maria Capua Vetere. Nel corso dell'informativa a Montecitorio, Cartabia entra nello specifico dell'istituto in cui si sono verificate le paurose violazioni dei diritti dei detenuti e parla anche del sovraffollamento della struttura, elemento comune a tutto il sistema penitenziario italiano.

Usa parole durissime la ministra della Giustizia Marta Cartabia riferendo alla Camera sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere su cui pende una inchiesta con funzionari e agenti di Polizia Penitenziaria agli arresti. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri giornali

«Quanto accaduto a Santa Maria Capua Vetere è frutto non di una reazione necessitata da una situazione di rivolta ma una violenza a freddo» afferma il ministro della Giustizia Marta Cartabia nella sua informativa urgente alla Camera, sui fatti avvenuti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. (La Sentinella del Canavese)

Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)

La Procura di Ascoli indaga da tempo sulla morte di Salvatore Cuomo Piscitelli e sui presunti pestaggi subiti nel carcere di Ascoli dai detenuti che vi furono trasferiti dal carcere di Modena a marzo 2020, in pieno lockdown, dopo la rivolta. (il Resto del Carlino)

La ministra ha poi spiegato che è prevista la costruzione di 8 nuovi padiglioni, uno proprio a Capua Vetere Secondo Cartabia le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono state esacerbate dalle condizioni di vita dei detenuti. (L'HuffPost)

Non si può riformare il carcere perché istituzione anacronistica, inutile e dannosa. Non si possono riformare la schiavitù, la tortura, la pena di morte. (Il Riformista)

È un passaggio di una lettera scritta da C.C., che si qualifica come uno dei reclusi nel carcere di Modena durante la rivolta dell’8 marzo 2020, alla ministra della Giustizia Marta Cartabia. è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Modena dopo avere presentato un esposto il 20 novembre del 2020. (La Gazzetta di Modena)