Sell-off su Cnh, ma gli analisti concordano: buy sulla debolezza

Milano Finanza ECONOMIA

Per Banca Akros la recente opposizione politica alla cessione e il dibattito sul possibile utilizzo del Golden Power in Italia hanno avuto un ruolo nella decisione di Cnh Industrial.

Si era parlato di una valutazione per Iveco di circa 3,5 miliardi di dollari (2,9 miliardi di euro).

"Oggi compreremo le azioni sulla debolezza", ha concluso Banca Akros.

Il gruppo vuole continuare a perseguire lo spin-off di questo tipo di attività. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Iveco è attiva nel settore della difesa, circostanza che ha fatto sollevare negli scorsi mesi più di un dubbio sull’opportunità della cessione. Troppo bassa, secondo Cnh Industrial (la società di casa Exor che controlla il 100% di Iveco), la valutazione di quasi 3,5 miliardi, peraltro in aumento rispetto ai 3 messi sul piatto inizialmente. (Il Primato Nazionale)

Non dobbiamo lasciare che le regole stabilite da uno o pochi Paesi siano imposte ad altri, né permettere che l’unilateralismo perseguito da alcuni Paesi dia il ritmo al mondo intero. Ciò di cui abbiamo bisogno nel mondo di oggi è la giustizia, non l’egemonia. (LaPresse)

La trattativa si è interrotta e la decisione è stata accolta con favore dal ministero dello Sviluppo economico. Il ministro della Giorgetti valuta “positivamente” la notizia dell’interruzione del dialogo tra le due socieà. (Sputnik Italia)

La trattativa per la cessione dei veicoli pesanti alla società cinese Faw Jiefang, da parte di Cnh Industrial, è saltata. Iveco resta in Italia: il comunicato del gruppo Cnh. Anche se per ora Iveco rimane italiano la Cnh Industrial ha annunciato di volere continuare i piani di spin-off del marchio di camion e furgoni e di una parte dei motori della Fpt Industrial nella prima parte del 2022 (QuiFinanza)

Del resto, il ministro leghista aveva promesso che questo, «tutelare la produzione strategica italiana», sarebbe stato il suo impegno all'interno del governo. Sarebbero stati i contatti costanti di Giorgetti con i vertici di Exor a dissuadere il gruppo dalla prosecuzione dell'operazione. (il Giornale)

Poi lo stop, peraltro nell'aria, perché la nuova offerta di Faw non rispecchiava le attese di Exor, la holding presieduta da John Elkann che controlla Cnh Industrial. Guardando alla Cina, assistiamo a situazioni in varie parti del mondo in cui la potenza economica di questo Paese sbaraglia il sistema locale. (ilGiornale.it)