Corsie preferenziali sui vaccini, i 5S annunciano una operazione «verità»

Corriere del Mezzogiorno INTERNO

E auspico che ci sia massima collaborazione da parte degli uffici regionali e di tutti gli enti preposti»

« Non esistono “altri”, ma esistono categorie precise e distinte individuate sulla base di specifici criteri di rischio e di priorità, definite dal piano vaccini nazionale — sostiene Ciarambino —.

L’iniziativa del presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra consentirà di fare chiarezza, una volta per tutte, su elenchi di vaccinati inclusi alla voce “altro” che, a mio avviso, non avrebbe dovuto neppure esistere». (Corriere del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Purtroppo i cittadini continuano a soffrire a causa dei disservizi delle ASP in tante parti d'Italia, c'è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi anche per mancanza di vaccini, pertanto questa Commissione studierà il caso ormai molto diffuso" "Insieme al collega On. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Purtroppo i cittadini continuano a soffrire a causa dei disservizi delle ASP in tante parti d'Italia, c'è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi anche per mancanza di vaccini, pertanto questa Commissione studierà il caso ormai molto diffuso" (Rai News)

«Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria “altro” che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale». (Corriere della Calabria)

"Auspichiamo massima collaborazione nella trasmissione dei dati alla Commissione antimafia da parte delle Istituzioni competenti", conclude. Il presidente dell'Antimafia chiede collaborazione "al fine di fugare ogni dubbio sul rispetto delle priorità di vaccinazione". (Il Lametino)

L’operazione, secondo quanto si appreso, è frutto di 4 diverse indagini, coordinate dalle diverse Procure antimafia di Catanzaro, Reggio Calabria, Napoli e Roma e dalla Direzione nazionale antimafia. Nel maggio 2019 è stato sequestrato un milione di euro in contatti che l’organizzazione da Napoli stava facendo arrivare ai promotori calabresi (Quotidiano online)