Firenze, due gemelli transgender cambiano sesso insieme: primo caso in Italia

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Le due, 23 anni e nate maschi, possono definirsi adesso sorelle.

"Siamo nate in corpi maschili ma entrambe ci siamo sentite femmine da sempre, da quando abbiamo ricordi - hanno confessato ai medici -

Hanno scelto di cambiare la loro identità insieme: da oggi in poi non saranno più Giulio e Guido, ma Giulia e Gaia.

Stando a quanto riporta il quotidiano La Nazione, l'intervento dovrebbe avvenire in giornata nell'ospedale di Careggi, a Firenze (Liberoquotidiano.it)

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E' il primo caso in Italia, il secondo al mondo (il primo era avvenuto in Brasile). Gemelli cambiano sesso lo stesso giorno. Come racconta Prima Firenze, protagoniste della vicenda sono Giulia e Gaia, 23 anni, nate in corpi maschili (all'anagrafe fino al giorno del diciottesimo compleanno erano Giulio e Guido), che hanno deciso di cambiare sesso. (Prima Milano Ovest)

Secondo la ricostruzione del giornale, sono due transgender che hanno deciso di cambiare sesso insieme. Riacquisteranno, definitivamente, la loro vera identità, quella che da sempre sentono loro e sulla quale hanno iniziato a lavorare dall’età di 18 anni. (Internapoli)

E oggi a 23 anni cambieranno sesso nello stesso giorno, in due sedute operatorie consecutive all’ospedale fiorentino di Careggi. Nel giorno del loro diciottesimo compleanno sono diventate Giulia e Gaia. (Gazzetta di Parma)

Firenze, due gemelli transgender cambiano sesso insieme: è il primo caso in Italia. Firenze, due gemelli transgender cambiano sesso insieme. Lo riporta il quotidiano Qn spiegando che si tratta del primo caso italiano di due gemelle transgender che cambiano sesso dopo il primo al mondo reso noto il 24 febbraio scorso in Brasile, quando le diciannovenni transgender Mayla Phoebe Rezende e Sofia Albuquerck Fereira completarono il percorso con l’intervento, eseguito una a distanza di pochi giorni l’una dall’altra (L'Occhio)

Per Giulia e Gaia, come si chiamano da quando avevano 18 anni, l’intervento sarebbe particolarmente rischioso perché entrambe soffrono di una forma di coagulopatia che le espone a un maggior rischio di sanguinamento. (Radionorba)