Cassazione: il crocifisso nelle aule scolastiche non è discriminatorio

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Non c'è l'obbligo di esporre il crocifisso nelle aule scolastiche, ma la sua presenza non lede la libertà di pensiero di chi lavora o vive in quell'aula, perchè rappresenta “l’esperienza vissuta di una comunità e la tradizione culturale di un popolo”.

E' quanto ha stabilito la corte di Cassazione nella sentenza n. 24414, pubblicata oggi, che a Sezioni Unite, si è occupata di un caso risalente a oltre 10 anni fa, riguardante la questione dell'affissione del crocifisso nelle aule scolastiche. (Vatican News)

Ne parlano anche altre testate

Il rammarico per il professor Metastasio è che “questa sentenza arrivi ben 13 anni dopo i fatti” “Peccato che i giudici non abbiano ancora mostrato coraggio sotto il profilo della questione discriminatoria verso le altre religioni”, ha sottolineato. (Tecnica della Scuola)

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“I giudici della Suprema Corte confermano che il crocifisso nelle aule scolastiche non crea divisioni o contrapposizioni, ma è espressione di un sentire comune radicato nel nostro Paese e simbolo di una tradizione culturale millenaria”. (MilanoPost)

«Spiace che il crocifisso, nonostante il nobile significato cui rimanda, sia, di tanto in tanto, fatto oggetto di sterili polemiche e inutili contese - dichiara Suor Monia -. «Vogliamo mettere accanto al crocifisso i simboli delle altre religioni? (leggo.it)

(Fonte tgcom24.mediaset.it) La Cassazione ha detto “Sì al crocifisso in aula. (Papaboys 3.0)

L’affissione del crocifisso – al quale si legano, in un Paese come l’Italia, l’esperienza vissuta di una comunità e la tradizione culturale di un popolo – non costituisce un atto di discriminazione del docente dissenziente per causa di religione. (PaeseRoma.it)