Morte di Mesina, la garante dei detenuti: «Verso di lui una vendetta di Stato»

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«Verso Mesina una vendetta di Stato. Hanno aperto le porte del carcere per mandarlo a morire nel reparto detentivo ospedaliero». Lo scrive su Facebook la garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa, in merito alla morte di Graziano Mesina, avvenuta questa mattina alle 8 a poco meno di 24 ore dal differimento della pena per motivi di salute, nel reparto ospedaliero pp dell'ospedale San Paolo di Milano, dove si trovava come malato terminale per un tumore. (L'Unione Sarda.it)
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Aveva solo 14 anni quando finì per la prima volta in carcere: in tasca una pistola che non avrebbe mai potuto detenere legalmente. Nell’arco della sua esistenza, Graziano Mesina, detto Gratzianeddu, ha collezionato ventidue evasioni, dieci delle quali… (HuffPost Italia)
CAGLIARI. "Verso Mesina vendetta di Stato". Così la gante dei Detenuti, Irene Testa, commenta sui social la morte di Graziano Mesina. L'uomo 83enne era malato di cancro e non è riuscito a tornare in Sardegna, nonostante il vialibera nelle ultime ore, (YouTG.net)
Alla fine la malattia lo ha fatto uscire dal carcere, in modo definitivo. La storica figura del banditismo sardo, Graziano Mesina, è morto all'età di 83 anni proprio all'indomani del suo trasferimento dal carcere di Opera al reparto per detenuti del San Paolo di Milano per ragioni di salute. (rtl.it)

Tra un reato e un’evasione, dopo un processo e prima di una fuga, confuso tra la folla, il bandito di Orgosolo Graziano Mesina, conosciuto in Italia come “Primula Rossa”, durante la latitanza entrava allo stadio Amsicora di Cagliari, prendeva posto sugli spalti e - nascondendo la propria identità, favorito dal riflesso dello schiaffo del sole, dalla complicità del suo popolo e dalla certezza che la vicinanza della prospettiva spesso inganna chi guarda - si godeva l’ora e mezza della partita di calcio della sua squadra del cuore e più di ogni altra cosa, come avrebbe poi raccontato, gli restituiva felicità sapere che al centro dell’attacco c’era un uomo per il quale nutriva una stima profonda, per quello che era e per quello che rappresentava, Gigi Riva. (La Gazzetta dello Sport)
Graziano Mesina è morto, e con lui se ne va la storia del banditismo sardo. Con Mesina se ne va una (InsideOver)
Graziano Mesina, una vita tra fughe e condanne (Vanity Fair Italia)