Alberto Stasi parla dal carcere: «Sia fatta giustizia per Chiara». Perché non chiede la revisione del processo. La prova del pc che lo scagionava

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Condannato a 16 anni per l'omicidio della sua fidanzata, il 41enne commenta per la prima volta la riapertura dell'inchiesta del delitto di Garlasco. Torna a parlare il perito che aveva analizzato il suo computer: quando Chiara Poggi è stata uccisa, lui stava scrivendo la tesi: Ma per la famiglia della ragazza, il colpevole è già stato individuato «Ho fiducia che sia fatta piena luce, nella verità e nella giustizia. (Open)
Ne parlano anche altri media
Non solo la presenza di tracce di Dna sui margini delle unghie di Chiara Poggi riconducibili a lui, ma altri «nuovi elementi indizianti» a carico di Andrea Sempio, indagato, di nuovo, per il delitto di Garlasco, consumato il 13 agosto 2007. (La Stampa)
Il giallo di Garlasco si riapre, ma non è una buona notizia per la famiglia di Chiara Poggi, la ragazza di 26 anni uccisa nell'agosto 2007: i genitori, dopo tanti processi e sentenze - a volte contraddittorie tra loro - speravano che fosse una storia chiusa, e invece spuntano nuovi elementi. (leggo.it)

Poi naturalmente agiremo", ha detto all'Adnkronos Giada Bocellari che insieme al collega, l'avvocato Antonio De Rensis, difende Stasi, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni di carcere per l'omicidio dell'allora fidanzata Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. (Adnkronos)
Lo ha chiarito l'avvocata Giada Bocellari, che assiste Alberto Stasi e che ha precisato che l'istanza di revisione "la faremo prima o poi", quando "avremo gli esiti della consulenza dei pm" di Pavia sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili ad Andrea Sempio, ma "ora attendiamo" le nuove indagini. (QUOTIDIANO NAZIONALE)