Cyberattacco a Jbs, il colosso della carne ha pagato agli hacker russi un riscatto da 11 milioni - L'Unione Sarda.it

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Lo ha reso noto al Wall Street Journal il chief executive della filiale, Andre Nogueira.

Tra i suoi precedenti affiliati Darkside, il gruppo accusato dell'hackeraggio a Colonial Pipeline, il più grande oleodotto Usa.

(Unioneonline/D)

Ammonta a 11 milioni di dollari il prezzo del riscatto (in bitcoin) che la filiale americana del colosso brasiliano Jbs, il maggior fornitore di carne al mondo, ha pagato ad una gang di hacker russi dopo aver subito un cyberattacco. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nei giorni scorsi, la divisione statunitense di JBS ha pagato un riscatto da 11 milioni di dollari ai cybercriminali che hanno colpito la sua infrastruttura informatica attraverso un attacco ransomware. (Punto Informatico)

“È stata una decisione difficile per la nostra azienda e per me personalmente”, ha affermato Andre Nogueira, CEO di JBS USA. JBS ha dichiarato in una dichiarazione che la decisione di pagare il riscatto è stata presa dopo aver consultato esperti di sicurezza digitale. (Giornale Siracusa)

“Il pagamento del riscatto è avvenuto dopo che quasi tutti gli impianti erano stati riavviati”, ha affermato Nogueira. L’FBI ritiene che il gruppo di cyber criminali molto probabilmente ha operato da territorio russo, attribuendo l’attacco al gruppo REvil, una tra le tante bande del ransomware operative in rete. (Key4biz.it)

L'azienda ha immediatamente informato l'FBI e ha proceduto a mettere offline parte dei sistemi dell'azienda, per rallentare l'avanzata degli hacker. Il riscatto è stato versato in Bitcoin e dovrebbe mettere al riparo JBS da ulteriori interruzioni dell'attività e da problemi nella catena di forniture. (Ticinonline)

- WASHINGTON, 10 GIU - La filiale americana del colosso brasiliano Jbs, il maggior fornitore di carne al mondo, ha pagato 11 milioni di dollari di riscatto (in bitcoin) ad una gang di hacker russi dopo aver subito un cyberattacco. (La Nuova Sardegna)

Jbs precisa che la maggior parte delle sue strutture erano operative nel momento in cui ha effettuato il pagamento. Il 31 maggio la compagnia aveva annunciato di essere stata vittima di un attacco ransomware, ma adesso è la prima volta che la filiale Usa della società conferma di avere pagato il ‘ransom’, cioè il riscatto. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)