Scorza: "Ma Durov non è eroe di libertà e diritti: facciamo chiarezza"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Tanta confusione nel dibattito sull'arresto di Pavel Durov in Francia, fondatore di Telegram. Vediamo come stanno realmente le cose. E la libertà di comunicazione e la privacy non sono rivali della lotta al crimine: se si mettono da parte inutili estremismi è sempre possibile identificare soluzioni di compromesso (Agenda Digitale)
Ne parlano anche altri giornali
Milano, 28 ago. (il Dolomiti)
L’accusa al social network fondato da Pavel Durov è quella di avere sottostimato la sua base di utenti per sfuggire alle normative più severe rivolte alle grandi piattaforme online. – La Commissione Europea ha aperto un’indagine nei confronti di Telegram per possibili violazioni del Digital Services Act (Dsa), ovvero il codice di regole digitali dell’Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato rilasciato la sera di Mercoledì 28 Agosto, al termine delle 96 ore di massima estensione del fermo delle autorità francesi, e dopo aver pagato una cauzione di 5 milioni di euro. (Borsa Italiana)
"La cosa principale qui, ovviamente, è che ciò che sta accadendo in Francia non si trasformi in una persecuzione politica": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi al caso del fondatore di Telegram, Pavel Durov (l'Adige)
Telegram, l’app di messaggistica istantanea con un miliardo di iscritti e un valore stimato di 30 miliardi di dollari, l’anno scorso ha perso poco meno di 500 mila dollari al giorno. È quanto si evince dai bilanci che il Financial Times ha potuto visionare. (Corriere della Sera)
Come se non fossero i due poli opposti su cui si fondano la democrazia e la nostra società. (Corriere della Sera)