Donatella Rettore, la confessione intima: “La mia prima volta è stata una bella fatica

La confessione che non ti aspetti da Donatella Rettore.

“La mia prima volta è avvenuta a diciannove anni ed è stata una bella fatica.

Ma si doveva fare, lui sarebbe poi partito e rimasto via a lungo”.

“Sono la Rettore, mi chiamano per fare casino, è sempre stato così alla gente piaccio perché dico quello che penso

E proprio parlando del suo rapporto con l’amore – e con il marito – si è lasciata andare a una rivelazione sulla sua prima volta, avvenuta quando aveva 19 anni. (Il Fatto Quotidiano)

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Il pezzo sarà invece inserito nella versione fisica dell’album (CD e vinile) che dovrebbe presumibilmente uscire nella prima settimana di febbraio. E finalmente anche Sanremo – soprattutto negli ultimi anni – ha abbandonato lo schema del classicone e si è aperto molto di più. (Spettakolo.it)

Uscirà il 14 gennaio l’album Camouflage con cui Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga, approda sul mercato musicale italiano. “Camouflage”: i brani. Nel corso della round table Ditonellapiaga ha raccontato la genesi dei brani. (Spettacolo Periodico Daily)

Un inizio incredibile per il suo primo disco, nel quale il producer ha riunito i migliori nomi della scena pop, urban e rap italiana, mixando con estro e innovazione artisti e generi, creando così accoppiate inedite e inaspettate. (LaPresse)

A turbare i sogni dei paladini bigotti della pubblica morale dopo Drusilla Foer ci si mette anche lei, Margherita Carducci, 24 anni, romana, in gara tra i big a Sanremo come Ditonellapiaga, con un piccolo aiuto dalla Rettore: «Chimica», la sua canzone, è «un inno al sesso libero, alla possibilità di godere del proprio ed altrui corpo ed alla libertà di poterlo raccontare», anticipa lei. (ilmattino.it)

“Se vogliamo proprio sognare, essere fra i primi 12 sui 25 big, ovvero nella prima metà della classifica, sarebbe bellissimo!”. Roma, 12 gen. Parafrasando il titolo del brano, potremmo dire che tra Rettore e Ditonellapiaga è scattata la ‘chimica’… “Esatto: proprio così!” (Padova News)

“Color-giones è un gioco di parole che da un lato richiama il prodotto tipico della cucina tradizionale sarda, dall’altra se ne distacca completamente. “Spesso, il mio prodotto è stato mal interpretato come la pretesa di modificare un prodotto tipico della mia terra. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)