Aumentano fallimenti e concordati in Toscana (+16%), sono più che in Campania e in Emilia

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Erano cresciute nel 2023, e aumentano a un ritmo ancora maggiore nel 2024 le procedure concorsuali gravi, cioè le liquidazioni giudiziali e le liquidazioni controllate delle aziende (che si chiamavano fallimenti e concordati fallimentari fino al giugno 2022, quando è entrato in vigore il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza). In Toscana si è passati dalle 605 procedure del 2022, alle 655 del 2023 (+8,3%), fino alle 761 procedure concorsuali gravi del 2024 (+16,2%) che interessano tutte le forme giuridiche, secondo i dati dell’Osservatorio Procedure e Liquidazioni di Cerved. (t24economia.it)
La notizia riportata su altri media
Non è la prima volta che i tribunali si interrogano sulla ammissibilità di una domanda di composizione negoziata della crisi che sia priva di concrete possibilità di prosecuzione dell’attività imprenditoriale. (NT+ Diritto)
A fine 2024 è stato registrato un ulteriore picco: +17,2% rispetto al +9,8% di fine 2023, ovvero da 7.848 a 9.194 casi in termini assoluti. Dopo anni di calo culminato a giugno 2020 in seguito alla moratoria sui prestiti, nell’ultimo biennio hanno ripreso a crescere i fallimenti tra le imprese italiane. (Metropolisweb)

La maggiore concentrazione si registra soprattutto nel Nord-Ovest del Paese (30% delle procedure, Lombardia in testa), tra le società di capitali (82%) e nei servizi (35%). Dopo anni di calo culminato a giugno 2020 in seguito alla moratoria sui prestiti, nell’ultimo biennio hanno ripreso a crescere i fallimenti tra le imprese italiane. (La Stampa)
I dati dell’Osservatorio Unioncamere sono espliciti: se nel 2023 erano stato 600 le istanze per la composizione negoziata della crisi d’impresa, il percorso volontario e stragiudiziale per il risanamento delle aziende in crisi ma con potenzialità necessarie per restare sul mercato, nel 2024 sono salite a 1089, quasi il doppio. (SardegnaImpresa)