Parrini: «Legge elettorale? Sì alle preferenze ma no a pastrocchi»

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Daro Parrini, vicepresidente dem della commissioe Afri costituzionali del Senato, è scettico sull’ide aid nuova legge elettorale che filtra in questi giornid a FdI, spiega che è ingannevole definire “proporzionale” una legge che con il premio di maggioranza può arrivare a produrre fino a 15 punti percentuali di distorsione nella traduzione dei voti in seggi» e che «bisogna reintrodurre le preferenze e farlo in modo pieno e sensato». (Il Dubbio)
Ne parlano anche altre fonti
La premier sogna di prendersi il paese Ripristino delle preferenze, indicazione del premier, robusto premio di maggioranza al partito vincente che avrebbe il 55% dei seggi. Meloni sogna di prendersi il Paese come accaduto un secolo fa (L'Unità)
Sono ore di passione in casa Pd costretto a rivedere anche le alleanze con Conte; intanto Meloni spiazza il centrosinistra sulla proposta di modifica di legge elettorale Minuti per la lettura (Il Quotidiano del Sud)
Premio di maggioranza al posto dei collegi, preferenze e/o listini bloccati, soglie di sbarramento. A volte riuscendoci (Silvio Berlusconi con il Porcellum che cancellò il Mattarellum) a volte no (Matteo Renzi con l’Italicum prima, bocciato dalla Corte costituzionale, e con il proporzionale con sbarramento al 5% poi, affossato nel segreto dell’urna alla Camera). (Il Sole 24 ORE)

Minuti per la lettura Il piano Meloni della nuova legge elettorale: vince chi arriva al 40% grazie al premio del 55% (Il Quotidiano del Sud)
La premier sa che, a differenza della volta scorsa, gli altri troveranno un modo per mettersi … E la questione è semplice. (La Stampa)
PER QUESTO DA ALCUNI giorni si sono fatti insistenti i rumors su una proposta di nuova legge elettorale proporzionale, con un premio di maggioranza che assegni alla coalizione che superi il 40% il 55% dei seggi. (Il Manifesto)