Omicidio in cartiera, il gip interroga il 50enne sospettato
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Il 13 gennaio il gip di Lucca interrogherà il 50enne albanese fermato per l'omicidio di Artan Kajan, 52 anni, anche lui albanese, trovato morto il 9 gennaio in un deposito della cartiera Smurfit a Lunata, Capannori. L'indagato si è presentato spontaneamente ai carabinieri, ammettendo in modo confuso di aver sparato e gettato l'arma, ma senza costituirsi formalmente. Inizialmente si era ipotizzato un incidente sul lavoro o una caduta per malore, ma il medico legale, dopo un primo esame esterno del corpo, non ha escluso l'ipotesi di aggressione. (gonews)
La notizia riportata su altri media
Il proiettile che lo ha ucciso è ancora nel cranio della vittima, come evidenzia l’esame radiografico eseguito sulla salma in attesa dell’autopsia di cui è stata incaricata la dottoressa Ilaria Marradi. (Il Fatto Quotidiano)
Nessuna rivelazione sul movente, nessuna indicazione di dove può aver lanciato la pistola o il suo cellulare nella notte in cui, secondo quando lui stesso ammette, avrebbe sparato un colpo di pistola alla base della nuca all’amico, per poi darsi alla fuga. (LA NAZIONE)
Poche parole, in preda allo choc, dette da Marian Pepa, il 52enne fermato per l’omicidio di Artan Kaja, che al momento si trova nel carcere San Giorgio di Lucca. Se inizialmente si pensava che ’Tony’, come tutti chiamavano Kaja, fosse morto per un malore fulminante mentre si trovava nella sua ditta, all’interno della cartiera Smurfit Kappa di Lunata, lo scorso 7 gennaio, con il passare delle ore la verità è venuta a galla. (LA NAZIONE)
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip Simone Silvestri, Marian Pepa, l’autotrasportatore 50enne che, in stato di confusione, si è presentato in caserma per assumersi la responsabilità dell’omicidio di Artan Kaja, 52enne piccolo imprenditore nel settore della movimentazione, trovato morto vicino al cancello di un deposito della Kappa Smurfit nella tarda serata dello scorso 7 gennaio. (LuccaInDiretta)
I dissapori erano stati diversi tra Marian Pepa, 52 anni, del Capannorese, arrestato per omicidio e la vittima, Artan “Tony” Kaja, anch’egli 52enne, ucciso con un colpo di pistola alla nuca martedì sera nei pressi di una tettoia dove l’uno, titolare di una piccola ditta di trasporti e di movimentazione merci, (pallet in particolare) teneva i suoi mezzi, come il muletto, ad esempio. (LA NAZIONE)