Ci risiamo, i migranti in Ruanda. La Germania vuole deportare lì chi entra in Ue dalla Bielorussia

Il commissario tedesco per l'immigrazione ha proposto di deportare in Ruanda i migranti che arrivano illegalmente nell'Unione europea attraverso il confine con la Bielorussia. La proposta arriva nel contesto delle pressioni sul governo di Olaf Scholz affinché limiti l’immigrazione irregolare, cresciute dopo l'attentato di Solingen, rivendicato dall'Isis, per mano di un siriano 26enne sfuggito all'espulsione dopo una richiesta di asilo fallita. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

L'accoglienza indiscriminata, le porte aperte a tutti (o quasi) e le ideologie no-border hanno causato non pochi danni all'Europa. La Germania di Olaf Scholz, dopo le batoste elettorali delle Europee, e poi in Sassonia e in Turinigia, ha deciso di correre ai ripari soprattutto in vista delle elezioni del 2025, quando la coalizione semaforo rischia di soccombere e di consegnare il Bundestag e la cancelleria all'ultra-destra. (il Giornale)

Dati un segmento e un punto esterno a questo, costruire, senza usare riga graduata per misurare e compasso per riportare il primo sul secondo, un segmento che sia uguale a quello dato e che abbia quel punto come estremità. (L'HuffPost)

Rappresentante del partito Fdp, il commissario ha calcolato che la Germania potrebbe dirottare in Africa circa 10.000 persone all’anno, respingendo le pressioni dei conservatori che invece chiedono di estendere la soluzione ad un numero maggiore di rifugiati. (Il Fatto Quotidiano)

Ci potrebbe essere ancora il Ruanda nel futuro di una quota di immigrati che decidono di riparare in Europa. Sì perché se il piano britannico di trasferimento forzato dei richiedenti asilo è stato accantonato dall’attuale governo laburista non è detto che non venga ripreso con qualche leggera modifica dal governo semaforo tedesco alla disperata ricerca di stemperare polemiche e accuse dopo l’attentato di Solingen per mano di un immigrato siriano. (Liberoquotidiano.it)

Questione antica, che ha scatenato l’avanzata dell’estrema destra, l’Afd, fiato sul collo dei conservatori del Ppe: ormai la vecchia regola ‘mai più a destra della Cdu’ non esiste più, con gran pace della memoria della Seconda guerra mondiale. (L'HuffPost)