Scuola: da oggi in classe 5,6 mln studenti

Gazzetta di Parma INTERNO

Per le stesse ragioni nelle regioni in zona rossa potranno accedere ai servizi per la prima infanzia (asili nido, 0-3 anni) anche 212 mila bambini.

- ROMA, 07 APR - Suona la campanella stamattina per circa 5,6 milioni di alunni che ritornano a seguire le lezioni in presenza: quasi il 66% degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie, due su tre.

Sono 2,9 milioni gli studenti che rimangono con la didattica a distanza. (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altre testate

Ma il dato che sicuramente preoccupa è che, nonostante la zona rossa duri da tre settimane e sia prevista al momento per altre due, il contagio continua a galoppare come si allunga la drammatica lista delle vittime Erdogan riceve Michel e Von der Leyen: ma per lei non c'è la sedia. (Qui News Arezzo)

Il video e l’altro materiale, come ad esempio il diploma di “Apprendista Gelataio”, saranno spediti alle scuole aderenti al progetto tramite le piattaforme già in uso negli istituti come GSuite. Le lezioni a distanza non fermano la cultura del mangiare bene e sano. (la Nuova di Venezia)

Restano in Dad i ragazzi delle Superiori e II e III medie. . Chiorino: «Indebitata una generazione a colpi di decreto, privandola della scuola. Sono 267.500 gli iscritti alle scuole pubbliche, dall'infanzia alla prima media, 63mila nella fascia 0-6. (NonSoloContro)

"Queste sono le disposizioni ’combinate’ tra ministero della salute e Presidenza del Consiglio dei ministri e a queste ci atteniamo" si limita a dire Maria Luisa Armillei, preside della scuola media Ungaretti di Grosseto e di tutto l’istituto comprensivo Grosseto 3. (La Nazione)

Via libera infatti agli studenti delle scuole dell’infanzia e dei nidi, delle elementari e della prima media. Ancora didattica a distanza invece per le seconde e terze medie, oltre ovviamente alle superiori. (TorinOggi.it)

La provincia di Firenze però resta con il segno più: 482 nuovi contagi contro i 444 della settimana prima Il decreto nazionale prevede anche che le Regioni non possano emanare decisioni più restrittive in ambito scolastico. (LA NAZIONE)