Milan, festa bis per lo scudetto: tifosi invadono piazza Duomo in attesa del bus con a bordo la squadra

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I milanisti, con maglie, bandiere e sciarpe rossonere attendono nella piazza principale della città l’arrivo del bus scoperto con a bordo la squadra

I milanisti, con maglie, bandiere e sciarpe rossonere attendono nella piazza principale della città l'arrivo del bus scoperto con a bordo la squadra. (LaPresse) Centinaia di tifosi del Milan hanno di nuovo invaso piazza Duomo, a Milano, per una ‘festa bis’ dopo quella di ieri sera per lo scudetto. (LaPresse)

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L'appuntamento è di nuovo a casa Milan, in via Aldo Rossi, per le 18. Il Milan campione d'Italia continua a celebrare il tricolore vinto domenica grazie al successo per 0-3 sul campo del Sassuolo e non ha nessuna intenzione di fermarsi. (MilanoToday.it)

Gli appuntamenti a Milano. Primo appuntamento al Castello Sforzesco venerdì 27 maggio alle 15.30 con una conversazione su Ippolita Maria Sforza Il progetto è incentrato sulla figura di Ippolita Maria Sforza Visconti D’Aragona, secondogenita di Francesco I Sforza e di Bianca Maria Visconti. (Periodico Daily)

La colonna sonora dello scudetto numero 19 per il Milan ha le note di «Freed From Desire» che lanciano il coro «Pioli is on fire», l’allenatore che porta sulle sue spalle il peso di una vittoria inattesa, insperata e dunque ancora più bella. (Corriere della Sera)

Nel disco anche I’M Erika, Cristiana Polegri, Frankie Lo Vecchio, Valentina Ducros, José Ramon Caraballos Armas e Charlie Cannon». advertisement. Questa gli interpreti e la tracklist dell’album: Max Gazzè “Guarda che luna”, Mario Biondi “Estate”, Michele Zarrillo “E se domani”, Edoardo Vianello “Sapore di sale”, I’m Erika “Il cielo in una stanza”, Franco Micalizzi “Oye como va” feat (Sardegna Reporter)

Più che una squadra eccezionale Ha trovato poi, si capisce meglio come questo sia sempre stato il suo ruolo, a partire da una Lazio che lasciò poi a Inzaghi e a una Fiorentina che fuori da lui si perse. (Calciomercato.com)

A Bologna, però, è successo l’impensabile ed è proprio lì, forse, più che al derby e in quelle sette partite tra febbraio e marzo che l’Inter ha “buttato” lo scudetto. Pensare che prima del derby di ritorno, perso, l’Inter fosse a più quattro e con una partita in meno, fa riflettere. (Spazio Inter)