Si dimette da medico di base la dottoressa star dei social: “Non sono portata per fare la martire”

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Si dimette da medico di base la dottoressa star dei social: “Non sono portata per fare la martire” In un video, la professionista confessa le difficoltà affrontate come medico di famiglia e motiva la sua scelta: "Non sono portata a sacrificare la mia salute per il lavoro" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Trentaquattro anni, laurea in Medicina con specializzazione in medicina generale, professione medico di base. (Dire)

La notizia riportata su altre testate

Il lavoro mi faceva stare male, non dormivo la notte – spiega – Soffrivo più per quello che per la mia patologia tumorale, così ho deciso di cambiare lavoro». Non sono portata a fare la martire, a sacrificare la mia salute per il lavoro». (Corriere TV)

«Perché il carico lavorativo era ormai diventato insostenibile e non era nemmeno gratificante, tanto da compromettere la mia vita personale. (Vanity Fair Italia)

Via social, e con un video Instagram dove spiega perché, dopo 5 intensi anni di professione in un ambulatorio medico a Montecosaro, nelle Marche, ha preferito cambiar vita. (Corriere della Sera)

Dimissioni Ilaria Rossiello da medico di famiglia: coraggio di dire no

Stress, burnout e mancanza di rispetto: la giovane dottoressa Ilaria Rossiello lascia la professione di medico di base. Un grido d'allarme lanciato attraverso un video sui social, dove la Rossiello era diventata popolare per la sua attività di divulgazione. (il Resto del Carlino)

Ilaria Rossiello è una giovane dottoressa, ha 34 anni, che ha deciso di lasciare il suo ambul… Chiedono prescrizioni e certificati, diventano aggressivi, non rispettano gli spazi. (la Repubblica)

Sta facendo il giro dei principali canali di comunicazione nazionali la notizia delle dimissioni da Medico di Medicina Generale della dottoressa marchigiana Ilaria Rossiello.Una decisione forte che denuncia la proclamata condizione in cui, sempre più, medici, infermieri e personale sanitario tutto sono costretti a lavorare, siano essi impiegati in ospedale o in ambulatori di medicina generale, vale a dire, ricoprano il ruolo di Medico di Famiglia. (La Pressa)