Superbonus 110%, sblocco crediti e ampliamento platea: tutte le novità

QuiFinanza ECONOMIA

I numeri del Superbonus. Come riportato nel testo della risoluzione, secondo i dati presentati dall’Enea nel suo Rapporto sul Superbonus 110 per cento, al 31 maggio 2022 erano in corso 172.450 interventi edilizi incentivati, per circa 30,6 miliardi di investimenti ammessi a detrazione che porteranno a detrazioni per 33,7 miliardi di euro.

Infatti, CNA calcola che i crediti fiscali delle imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura e che non sono stati monetizzati attraverso una cessione ammontano a quasi 2,6 miliardi di euro, circa il 15 per cento del totale. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre testate

Decine di migliaia di imprese sono rimaste impigliate nella stretta sulla cessione dei crediti e rischiano il fallimento. Occorre trovare al più presto una via di uscita per tutte le imprese coinvolte e per gli immobili per i quali sono in corso lavori agevolabili al 110% (Report Pistoia)

Ci sono poi delle condizioni specifiche per poter accedere alla cessione del credito per il Superbonus 110. Le banche che al momento accettano la cessione del credito per il Superbonus sono davvero poche. (InvestireOggi.it)

In chiusura della manifestazione, alle 23, sono stati letti l’appello di convocazione a Roma della manifestazione e l’appello al Consiglio regionale della Campania. Con questa prima iniziativa si è pronti per la giornata straordinaria di mobilitazione in cui saranno convocati i Consigli Comunali aperti dei comuni, tutti a Roma il 13 luglio prossimo (Caserta Web)

L'allarme di CNA "A rischio oltre 700 posti di lavoro". Il blocco della cessione del credito e di conseguenza lo stop al Superbonus sta facendo sentire i propri effetti anche nella provincia di Terni. “In base all’indagine condotta dalla CNA nazionale delle oltre 33.000 imprese italiane a rischio fallimento almeno 125 sono ternane” – è questo il dato riportato dalla Confederazione Nazionale Artigianato. (TuttOggi)

Non si possono far fallire tutte imprese che hanno scommesso sulla ripresa, realizzato investimenti importanti e assunto nuovo personale”. Poi dovranno essere affrontate, per evitare l’insorgere di contenziosi tra i committenti, i tecnici e le imprese, tutte quelle situazioni per le quali sono già stati stipulati contratti d’appalto o realizzati progetti di fattibilità (Terni in rete)

La richiesta che la Filiera delle costruzioni*, riunita ieri a Roma, ha formulato per evitare il default economico.La Filiera delle costruzioni da tempo denuncia “continue modifiche legislative che mirano, nemmeno troppo velatamente, a ridurre il ricorso ai benefici fiscali”. (Edilportale.com)