Il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia parla di mare. Ecco com'è

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A Venezia alla fine del percorso dell’Arsenale occupato dalla mostra internazionale della Biennale, sempre nelle aree ex militari dell’Arsenale della Serenissima, c’è il Padiglione Italia. Si trova nelle ‘tese’ costruite nell’Ottocento al posto del Convento delle Vergini: erano i vecchi magazzini del carbone necessario al funzionamento dell’arsenale. Proprio in questo luogo straordinariamente connesso col mare, il Padiglione Italia di questa 19esima Biennale d’Architettura è dedicato al mare, al Mediterraneo e in larga parte alle coste italiane. (Artribune)
La notizia riportata su altre testate
Venezia, la città che fluttua sull’acqua tra riverberi dorati, torna ad accendersi di visioni, utopie e sperimentazioni con la Biennale 2025 di Architettura (10 maggio - 23 novembre). (Vogue Italia)
Artificial. Questo perché i 300 progetti presentati da oltre 750 autrici e autori, invitati e selezionati dal curatore, si presentano come domande aperte su un mondo che sta mutando rapidamente e drammaticamente, senza che nessuno di questi abbia la pretesa di salvarlo magicamente. (Exibart)
Dal 17 al 23 maggio la Città di Ancona ospita la dodicesima edizione di Tipicità in blu, con il significativo slogan “Mare, laboratorio di futuro”. Una settimana per tutti i gusti e tutte le sensibilità, concepita per condividere insieme un futuro più blu. (Viaggi & Miraggi)

Con queste parole provocatorie Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, ha definito la città in vista della 19esima Mostra Internazionale di Architettura, che si terrà dal 10 maggio al 23 novembre 2025. (Adnkronos)
Nell’anno di preparazione alla Biennale di Architettura, ora lo sappiamo, Carlo Ratti ha avuto anche modo di divertirsi. Quel signore potrebbe essere Rem Koolhaas, la scritta per esteso Make Architecture Great Again, la destinazione finale i Giardini e l’Arsenale. (Esquire)
Un segnale, seppur marginale, di come anche il pensiero vegano stia entrando nel discorso architettonico, con implicazioni sulla filiera, sulle risorse e sulle forme del futuro. Alcuni padiglioni ragionano su come vivere e costruire evitando derivati animali, scegliendo materiali alternativi e cicli produttivi più consapevoli. (Domus Web)